Vincenzo Salvatore: «L’Italia è frontrunner nella ricerca»
Dopo la lunga serie di lateral hire messa a segno nel corso del 2023 (si veda il numero 212 di MAG), Simmons & Simmons ha cominciato il 2024 con un’operazione di alto livello portando in squadra uno dei protagonisti più qualificati del settore Healthcare & Life Sciences. Si tratta di Vincenzo Salvatore, approdato nella sede di Milano della law firm dopo otto anni e poco più passati in BonelliErede. Il suo curriculum parla da solo. Dopo gli esordi nello studio di famiglia, a Varese, approda all’Agenzia Europea per i Medicinali dove dirige i servizi legali per quasi otto anni. Passa quindi al libero foro e diventa senior counsel di Sidley Austin, dove rimane per oltre tre anni fino a quando i soci di BonelliErede non lo convincono a sposare il progetto di internazionalizzazione dello studio italiano che in quel momento decide di avviare uno dei suoi focus strategici nel farmaceutico. Durante tutto questo tempo, vale a dire per ventiquattro anni, fino ancora ad oggi, Salvatore non lascia mai l’attività accademica che lo vede attivo come ordinario di Diritto dell’Unione Europea all’Università dell’Insubria. L’incontro con Simmons & Simmons viene propiziato da due elementi. Il desiderio di Vincenzo Salvatore di tornare a lavorare in un contesto effettivamente internazionale con un impegno a tutto tondo nel settore del Life Sciences, e l’incontro con i soci della sede di Parigi della law firm, Jacques-Antoine Robert, «un personaggio molto carismatico», e Alexandre Regniault, sector head Healthcare e Life sciences che lo conquistano mostrandogli idee e progetti che lo studio ha in questo campo e lo mettono in contatto con il managing partner della sede italiana, Andrea Accornero. Simmons & Simmons, nella Penisola, ha per lungo tempo “coperto” il settore con professionisti di alto profilo in linea con l’interesse strategico che per lo studio riveste questa industry a livello globale. Qui hanno lavorato Paolo De Carlo, oggi in Rplt, e Laura Orlando che sei anni fa ha aperto la prima sede italiana di Herbert Smith Freehills. Quindi, con l’operazione Salvatore, che in Simmons & Simmons è approdato assieme a Giuseppe Ragucci, la law firm è tornata a stabilire un forte presidio della materia anche nel nostro Paese. MAG ha incontrato Vincenzo Salvatore per farsi raccontare la sua visione del settore e per capire perché un presidio italiano della materia sia importante per uno studio impegnato sullo scacchiere mondiale.
Professor Salvatore, cosa l’ha convinta al passaggio in Simmons & Simmons?
Direi l’attitudine dello studio verso la materia dell’Healthcare & Life Sciences. In BonelliErede, il nostro lavoro era prevalentemente outbound e legato alle operazioni di corporate m&a. Quando ho incontrato a Parigi Jacques-Antoine Robert e Alexandre Regniault mi sono trovato di fronte a un vulcano di iniziative. Ho capito subito che quello era il posto dove volevo lavorare. La scintilla è stata reciproca. Sono tornato con l’entusiasmo di uno che si avvicina alla terza età e mi sono rinnamorato dell’internazionale e dell’Healthcare sapendo di poter contare su una squadra molto forte e presente a livello globale.
Cosa vuol dire lavorare in questo settore?
Dal punto di vista dell’offerta di servizi legali, vuol dire essere aggiornato rispetto a un contesto normativo ipertrofico, dove ci sono diversi livelli di regolamentazione (internazionale, europea, nazionale, regionale…) in un periodo di grande fermento sul piano legislativo.
Ovvero?
Si pensi alla riforma del pacchetto legislativo farmaceutico (riforma 2001 e regolamento 2004). Ci sono poi le norme in discussione sulla creazione di uno spazio europeo dei dati sanitari; stanno per essere varate le norme sulle sostanze di origine umana; l’iniziativa sul cancer imaging. E poi, ancora, penso ai temi legati alla IA, telemedicina, piattaforme, alla casa come luogo di cura; attuazione dei regolamenti sui dispositivi medici; temi legati alla sostenibilità della spesa farmaceutica con l’individuazione di nuove modalità del rimborso, non legate al costo ma all’investimento. C’è davvero tanto di cui discutere. Le terapie digitali; l’ingegnerizzazione cellulare. Il quadro è molto articolato.
E di cosa hanno bisogno le aziende?
Le aziende hanno bisogno di essere guidate. Tutelate quando…
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