VIDEO – In un libro, la collezione di “francobolli” dei soci di BonelliErede
La vita di uno studio legale associato è scandita, oltre che dal lavoro e dallo studio del diritto, da tradizioni e piccole goliardie. In BonelliErede, proprio in questi giorni, compie vent’anni l’usanza di “emettere” un francobollo celebrativo per festeggiare il compleanno dei soci giunti a un’età che si possa in certo qual mondo considerare degna di nota: 40, 50, 65, 70 anni e via così.
Tutto è cominciato il 27 giugno del 2002, quando il professor Alberto Saravalle decise di celebrare i 50 anni di Luca Radicati di Brozolo recapitandogli, attraverso la mail interna, una versione inedita del famoso penny black inglese (il primo francobollo al mondo, stampato a Londra nel 1840) che al posto dell’effige della regina Vittoria, riportava quella del noto avvocato e arbitro italiano.
L’iniziativa, del tutto estemporanea, ebbe un enorme successo tanto che gli altri partner fecero capire subito di aspettarsi un’emissione dedicata anche per i loro genetliaci.
I francobolli sono visibili agli ospiti dello studio a cui capita di pranzare nel ristorante situato all’ultimo piano dell’edificio di via Barozzi a Milano. Di fatto, queste opere uniche, affollano le pareti della sala e rappresentano una storia per immagini dell’organizzazione. Una panoramica dinanzi alla quale non è raro vedere gli ospiti dello studio soffermarsi, incuriositi dalle inusuali rappresentazioni dei loro ospiti. A cominciare dai fondatori. Franco Bonelli, in occasione dei 70 anni, tra le tele che rappresentano la sua grande passione giovanile per la pittura; Sergio Erede e le iconiche bretelle nere per il tributo ai suoi 65 anni; e Aurelio Pappalardo, nei panni del vigile regolatore, anche lui festeggiato per il 70esimo anno d’età. La maggior parte delle emissioni targate BonelliErede, tuttavia, sono arrivate, come nel caso della prima, per i 50 anni dei professionisti e per i 40 delle socie.
Le rappresentazioni si possono ispirare agli ambiti di attività in cui operano i vari protagonisti, ovvero alle loro passioni sportive o culturali, così come ai loro tratti caratteriali. Di fatto, il risultato non è quasi mai banale e riesce sempre a strappare un sorriso a chi l’osserva.
Oggi, a vent’anni di distanza, lo studio ha deciso di pubblicare un volumetto a tiratura limitata che contiene la riproduzione di tutti i francobolli finora realizzati. Si tratta di ben 75 emissioni che, come scrive nella introduzione del volume l’ex presidente e curatore del volume, Alberto Saravalle, ormai assurto al rango di “senatore” dello studio (come testimoniato proprio da un francobollo che lo ritrae assieme al socio Umberto Nicodano in occasione della recente decisione di non candidarsi più al cda dello studio) rappresenta «un affresco corale che vuole celebrare tutti i protagonisti di questa storia». Tutti quelli che sono ancora lì. Così come quelli che hanno scelto di seguire altri percorsi professionali. Inclusi coloro che purtroppo non sono più tra noi. Proprio a uno di costoro, l’avvocato scrittore Augusto Bianchi Rizzi, è dedicato uno dei francobolli più belli di tutta questa speciale e privatissima collezione filatelica. In esso, il giurista che fu animatore di uno dei più alti salotti culturali milanesi, viene ritratto su sfondo rosso come un novello Che Guevara che incita le folle al gridio di «codigos, mujeres y revolucion», in occasione dei suoi 65.