L’IA ha una scrivania in studio, e altre storie – Video Editoriale – Legalcommunity n. 316

Negli ultimi mesi, una parola ha smesso di essere solo un trend per diventare una realtà concreta anche nel mondo legale: intelligenza artificiale.

Fino a poco tempo fa se ne parlava come di un orizzonte lontano, qualcosa che avrebbe forse cambiato il modo di lavorare degli avvocati.
Oggi, invece, sta già accadendo.

Piattaforme come Legora, nate fuori dall’Italia ma sempre più adottate dalle law firm italiane, stanno dimostrando che l’AI può essere non solo uno strumento di efficienza, ma anche un fattore competitivo.
Non parliamo più di semplici algoritmi di ricerca documentale: parliamo di sistemi capaci di leggere, analizzare e proporre soluzioni in tempo reale.

Gli studi legali stanno imparando a sfruttare queste tecnologie per gestire la mole crescente di dati, automatizzare processi ripetitivi e liberare tempo prezioso per ciò che conta davvero: il pensiero strategico e il rapporto con i clienti.

E proprio in questa settimana di trasformazioni, il mercato continua a muoversi con forza:
Freshfields è al fianco di Leonardo nel progetto per il nuovo polo satellitare europeo;
Gianni & Origoni cresce nel Banking & Finance con l’arrivo di Norman Pepe e del team di iLS;
mentre A&O Shearman, BonelliErede e GPBL sono protagonisti della vendita di Digital Value a One Equity Partners.

Segnali chiari di un mercato in fermento, dove innovazione, visione e nuove competenze stanno ridisegnando le regole del gioco.

francesco inchingolo

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