Ashurst con Verdalia nell’acquisizione di 5 impianti di biometano

Verdalia Bioenergy, società europea di biometano supportata dai fondi infrastrutturali di Goldman Sachs Alternatives, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di 5 impianti greenfield di biometano in Italia da fondi controllati da Green Arrow Capital e da Lazzari&Lucchini, azienda specializzata nella produzione di energia.

Lo studio legale Ashurst ha assistito Verdalia e i fondi infrastrutturali di Goldman Sachs Alternatives con un team multidisciplinare guidato dal partner Carloandrea Meacci, coadiuvato dal senior associate Giorgio Sorci e dagli associate Federico Piccione e Francesco Pizzal, e per gli aspetti legati alla due diligence legale da un team guidato da Elena Maria Giuffrè, e coadiuvato per gli aspetti corporate e real estate, dalle associate Marta Simoncelli, Valentina Carlino e dal trainee Alessio Parenti, e per gli aspetti autorizzativi dagli associate Francesca Sala e Marco Messina, e dal trainee Matteo Perrone.

Attivo anche il team legale in house di Verdalia, composto dal group general counsel Pedro Perea, dalla head of legal Italy Letizia Giampieri e dal legal manager Spain Javier Franch Camino.

Lo studio Parola Associati ha assistito Green Arrow Capital e Lazzari&Lucchini con un team guidato dal partner Lorenzo Parola e composto dagli associate Luigi Agostinacchio e Gianluca Zampieri e dalla trainee Veronica Valentina Nolè.

La società è inoltre stata assistita da Intesa Sanpaolo per gli aspetti di M&A, EY per la parte finanziaria e fiscale, Ramboll in ambito tecnico, commerciale e ambientale e da Aon per l’area Warranty & Indemnity. Green Arrow e Lazzari & Lucchini sono stati assistiti rispettivamente da MFZ Partners e Parola Associati per gli aspetti di M&A e legali.

Il portafoglio

Il portafoglio è costituito da 5 impianti in fase avanzata di sviluppo e situati in Lombardia e Veneto, con una capacità produttiva complessiva prevista di circa 170 GWh annui di biometano derivante dal trattamento di 250.000 tonnellate di materie prime all’anno. Quattro dei cinque impianti beneficiano già del sistema di incentivi DM 2022. La messa in funzione degli impianti è prevista per la fine del 2025, con una produzione di biometano proveniente esclusivamente dalla lavorazione di residui animali e scarti di origine agricola non destinati al consumo umano. Il portafoglio, una volta in funzione, avrà l’obiettivo di abbattere l’equivalente di 50.000 tonnellate di emissioni di gas serra all’anno.

L’operazione fa seguito alle recenti acquisizioni da parte di Verdalia di 7 impianti operativi a maggio 2024 e di 4 progetti greenfield ad agosto 2024 in aree limitrofe del Nord Italia.

Matteo Grandi, country manager di Verdalia Bioenergy in Italia, ha dichiarato: “Abbiamo completato con successo un’altra importante acquisizione, pienamente in linea con la nostra strategia di diversificazione, che consiste nell’integrazione del nostro portafoglio sia di impianti già operativi che di progetti in via di sviluppo. Con questa operazione Verdalia assume un ruolo da protagonista anche nella costruzione di impianti nel Paese. A questo scopo abbiamo assunto le competenze necessarie sia a livello di gruppo che nei singoli paesi nei prossimi mesi continueremo a espandere la nostra presenza in Italia e ad attrarre i migliori talenti del mercato”.

Lanciata a febbraio 2023 con l’obiettivo di investire, entro il 2026, almeno 1 miliardo di euro nello sviluppo, acquisizione e gestione di impianti di produzione di biometano in Europa, Verdalia Bioenergy ha fatto significativi progressi in Italia, diventando uno degli operatori leader nel campo degli impianti di biometano agricolo. Ad oggi conta su un team di oltre 90 persone tra Spagna ed Italia e una pipeline di progetti in fase di sviluppo da oltre 2,5 TWh all’anno.

Nella foto da sinistra: Carloandrea Meacci, Lorenzo Parola e Luigi Agostinacchio.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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