UNCC sulla riforma Cartabia: “No a nuovi ostacoli al diritto alla giustizia”
L’Unione nazionale delle Camere civili – UNCC, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, ha espresso preoccupazione in merito alla riforma della giustizia civile promossa dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Pur condividendo, infatti, la necessità di rendere più effettiva la giustizia italiana, per il rilancio dell’economia nazionale in ottica post-Covid (e per cogliere tutte le opportunità di ripensamento complessivo del sistema giudiziario offerte dal c.d. “Recovery Fund”) l’UNCC ha espresso, tramite una nota stampa, forti riserve per il preannunciato impianto della riforma del processo civile, potenzialmente lesiva della possibilità di accesso alla giustizia da parte dei cittadini.
“Un processo giusto e breve, – si legge nel comunicato dell’associazione – ancor prima che elemento essenziale a creare un ecosistema favorevole al mondo dell’impresa, è un diritto di tutti, e deve restituire ai cittadini eguaglianza e fiducia nella giustizia, tanto più importante in questo periodo storico in cui la pandemia ha aggravato ulteriormente la già critica situazione in cui versano molti cittadini e molti tribunali italiani. Le linee programmatiche della nuova riforma, avanzate dalla Guardasigilli, preoccupano laddove introducono ostacoli e costi od oneri aggiuntivi all’accesso alla giustizia – danneggiando così i più deboli e, quindi, i più bisognosi di tutela – o alla possibilità di impugnare sentenze ingiuste. Tutto ciò finirebbe col rafforzare preclusioni o inserire limiti, anche quantitativi, al diritto di difesa dei cittadini, ritardando il momento in cui viene finalmente resa giustizia a chi ha ragione e prevedendo incombenti e pause destinate a rivelarsi, il più delle volte, costose e inutili. La giustizia non può diventare un privilegio per pochi, e soprattutto, per ricchi.”
«UNCC esprime la propria contrarietà a ogni tentativo di riformare la giustizia attraverso l’introduzione di ulteriori costi, sbarramenti e limiti che aggravano le diseguaglianze tra i cittadini, e perciò rischiano di far allontanare la legalità dalla giustizia» ha dichiarato il presidente di UNCC, avvocato Antonio de Notaristefani (nella foto).