Uncc per la tutela del diritto di difesa: “Udienze da remoto solo dietro consenso”
L’Unione nazionale delle camere civili – Uncc, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, in un comunicato stampa relativo al decreto legge n. 28 del 30 aprile 2020, attualmente al vaglio del Senato, ha avanzato alcune proposte di emendamento finalizzate a garantire il diritto di difesa dei cittadini durante tutte le fasi del processo.
L’Uncc richiede, in particolare, che lo svolgimento delle udienze civili da remoto possa avvenire soltanto con il consenso delle parti, così da evitare di incorrere in rischi di violazioni degli artt. 24, 111 e 117 della Costituzione, oltre che dell’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. “Un’eventuale pronuncia di incostituzionalità”, si legge nel comunicato, “avrebbe conseguenze devastanti: tutte le udienze svoltesi in violazione dei principi costituzionali sarebbero nulle; inoltre, questo invaliderebbe anche tutte le attività successive che non fossero indipendenti, con la conseguente necessità di dover rifare da capo gran parte di quei pochi processi trattati durante la fase d’emergenza.”
L’Unione propone, inoltre, che sia assicurata la reale ed effettiva sospensione dei termini e delle scadenze processuali per l’intero periodo compreso tra il 7 marzo e l’11 maggio, e richiede altresì che eventuali errori e problemi di tipo organizzativo o interpretativo, causati dalla novità delle modalità di svolgimento delle udienze e dalla concitazione di questo periodo, possano essere sanati tramite la remissione dei termini, a garanzia di tutti i cittadini.