Attività giudiziarie: Uncc chiede la sospensione totale fino al 3 aprile
In considerazione dell’emergenza coronavirus che ha colpito tutto il Paese e alla luce degli ultimi provvedimenti messi a punto dal Governo e dalle Autorità sanitarie per contrastare il contagio da Covid-19, l’Unione Nazionale delle Camere Civili – (Uncc), ha lanciato un nuovo appello al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. In particolare, Uncc chiede:
1) il rinvio, almeno sino al 3 aprile, di tutte le udienze dei processi civili, con la sola esclusione di quelli nei quali il rinvio potrebbe pregiudicare l’attuazione del diritto fatto valere. L’esclusione potrebbe essere disposta dal Giudice, su richiesta anche di una soltanto delle parti;
2) il posticipo, almeno fino al 3 aprile, della scadenza di tutti i termini processuali, compresi quelli per gli atti introduttivi, relativi alla giurisdizione ordinaria civile, eccetto quelli dei processi nei quali sia intervenuta la dichiarazione di esclusione, da parte del giudice designato oppure, prima della notificazione o del deposito dell’atto introduttivo, dal presidente del tribunale o della corte, i quali provvedono ex art. 163 bis o 482 c.p.c.;
3) il posticipo, almeno fino al 3 aprile, della scadenza di tutti i termini di prescrizione e di decadenza.
Uncc richiede, inoltre, che eventuali ulteriori differimenti possano essere disposti con decreto del Ministro della Giustizia, di concerto con quello della Sanità, qualora ciò si rendesse necessario.
«In un momento in cui l’Italia intera è stata dichiarata zona rossa fino al prossimo 3 aprile, l’attività giudiziaria, al contrario, si trova scissa in due – dichiara il presidente di Unnc, Antonio de Notaristefani (nella foto) – Una parte prosegue regolarmente le proprie funzioni, un’altra è stata sospesa fino al 22 marzo. Si fatica a comprendere il motivo di tale distinzione, e perché mai l’intero sistema giudiziario dovrebbe riprendere le proprie attività con quasi due settimane di anticipo rispetto al resto del Paese. Non è ancora chiaro, inoltre, se i termini dei processi siano o meno effettivamente sospesi, e in quali circostanze. È venuto il momento di fare chiarezza una volta per tutte: Uncc chiede che anche in materia di giustizia si rinvii tutto. Ne va della sicurezza e della salute dei cittadini e di chi frequenta i tribunali per professione, siano essi avvocati, magistrati o funzionari».