Uncat a Caserta il 12 e 13 ottobre

Uncat, l’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi si riunisce in Congresso ordinario, presso la Reggia di Caserta i prossimi 12 e 13 ottobre per discutere dei problemi generati dalla proliferazione di norme cosiddette d’emergenza, dalle manovre contro l’evasione fiscale alla revisione della spesa pubblica, alla emanazione di norme tributarie che fanno sempre più somigliare questo periodo di crisi a un tempo di guerra. Degli aspetti sociali economici e giuridici, in particolar modo tributari di questo difficile periodo che il Paese sta vivendo, tratterà il prossimo Congresso di UNCAT durante la due giorni di lavori in cui economisti, giuristi, magistrati, esponenti del mondo economico e dell’Amministrazione Finanziaria si confronteranno tentando un’analisi approfondita degli elementi fondanti della crisi globale e lavoreranno per tracciare un indirizzo di sopravvivenza alla politica dell’emergenza, alla logica dei mercati, nel rispetto di un sistema tributario i cui principi costituzionali (riserva di legge-capacità contributiva), sembrano quanto mai affievoliti. Le principali relazioni tecniche sono affidate a illustri relatori e tratteranno i temi dell’impatto della crisi sulle attività di accertamento e di riscossione dell’Amministrazione Finanziaria, la posizione del Giudice tributario nelle relazioni economiche internazionali e quella del Giudice penale nel sistema penale tributario. Il Congresso offrirà uno spaccato di rilevante interesse non solo per gli operatori del diritto tributario, ma per tutti coloro che hanno a cuore le norme del buon vivere sociale oggi sotto attacco. «È vero che la difficoltà economico finanziaria che attanaglia l’economia dell’intero pianeta da alcuni anni ha pochi precedenti nell’era moderna, ma si avverte la necessità di riforme radicali, non solo sul piano economico, ma soprattutto nella vita sociale dei cittadini», commenta l’avvocato Patrizio Tumietto, presidente di UNCAT, «E’ anche vero che per proporre soluzioni occorre prima interrogarsi profondamente sulle ragioni della crisi del sistema Paese e sulle sue reali dimensioni e solo dopo, avanzare ipotesi che riformulino il rapporto cittadino/contribuente – Stato su altre basi, più coerenti con il periodo che stiamo attraversando e nella prospettiva di creare un futuro con regole rispettate da tutti”. Le democrazie occidentali», aggiunge Tumietto, «assistono apparentemente impotenti all’assalto della speculazione e della finanza ai mercati che determina addirittura un controllo sugli stati e fa traballare le stesse democrazie e il sistema dei diritti dei cittadini. La risposta del nostro Paese, sin’ora, non appare sufficiente a consentire un’uscita da questo stato di cose. Uncat si impegna a dare il proprio contributo per individuare soluzioni coerenti con il diritto, prima di tutto, dei più deboli».

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