Un cambio di passo per le alleanze internazionali
di nicola di molfetta
La notizia della nascita di un regulatory hub basato a Francoforte e animato dai soci degli studi Chiomenti, Cuatrecasas Gonçalves Pereira, Gide Loyrette e Gleiss Lutz, di cui diamo conto in apertura della rubrica Agorà in questo numero di Mag, suggerisce nuove prospettive e indica quali sono le potenzialità che le alleanze internazionali, a cui partecipano anche molti studi italiani, sono in grado di esprimere. Fino a oggi, la percezione che dall’esterno si aveva di questi network più o meno strutturati e più o meno esclusivi, era che fossero poco più che una soluzione di facciata a istanze logistiche e di internazionalizzazione di base. ?Gli studi appartenenti a una di queste reti professionali potevano contare su una base d’appoggio in Paesi stranieri e allo stesso tempo potevano presentarsi ai propri clienti con una capacità d’azione e d’intelligence ben referenziata anche in altre giurisdizioni.
L’idea di un hub europeo dedicato al regulatory bancario rivela, invece, che il vero potenziale delle alleanze internazionali è strategico.
In questo caso specifico, per esempio, gli animatori dell’hub che sarà ospitato nella sede di Francoforte di Gleiss Lutz e vedrà la presenza in pianta stabile di avvocati di tutti e quattro gli studi, hanno compreso chiaramente le opportunità derivanti dalla possibilità di costruire un’offerta di servizi legali trasversali che mettono a fattor comune le competenze di ogni componente per rispettiva giurisdizione e si presentano al mercato europeo come interfaccia unico e integrato.
Si tratta semplicemente di qualcosa che in Europa non c’era e che, nella misura in cui le autorità bancarie nazionali hanno ceduto un pezzo della loro sovranità alla Banca Centrale Europea e considerato l’impatto dell’introduzione del Meccanismo di Vigilanza Unico (Mvu) diventerà con grande probabilità essenziale.
Fino a oggi, le differenze e le tipicità specifiche di tutte le realtà che compongono e costituiscono l’Unione sono state giudicate prevalenti rispetto ai collegamenti e alle interconnessioni regolamentari generate dal Legislatore comunitario.
Che questo sia il primo passo per la nascita di una law firm europea? Freniamo gli entusiasmi. Secondo quanto è stato possibile appurare sentendo i protagonisti dell’operazione “regulatory hub”, al momento la cosa è da escludere. Il progetto ha una precisa caratterizzazione e uno specifico target. Nulla di più.
Tuttavia, questo progetto identifica quantomeno un nuovo modello di approccio alla gestione di obiettivi strategici. Un modello che ha anche diversi precedenti ma che, finora, non aveva mai coinvolto studi legali italiani. Per esempio, Gide e Cuatrecasas, l’anno scorso si erano mossi con la stesa logica quando avevano deciso di aprire insieme una sede a Casablanca.
Resta il fatto, però, che considerata la crescente rilevanza dell’attività cross border per ogni law firm, in qualunque giurisdizione (si veda quanto abbiamo scritto a proposito dell’m&a italiano nel numero 46 di Mag) il tema di dare vita a organizzazioni capaci di agire come un unico soggetto in molteplici contesti geografici potrebbe diventare una priorità nel prossimo futuro.
Del resto si è sempre detto che il primo comandamento di qualunque società di servizi (e gli studi legali d’affari cosa sono?) è «follow your client». Non passa inosservato il fatto che proprio Gide abbia appena assorbito l’ufficio parigino del suo alleato spagnolo Cuatrecasas prendendo in squadra un socio e tre avvocati che costituiranno l’Iberian desk dello studio francese, con il compito di seguire i clienti del cabinet che hanno interessi e attività nella penisola iberica e in America Latina.
Sommario
Agorà
- HUB REGOLAMENTARE A FRANCOFORTE PER CHIOMENTI & FRIENDS
- GRASSANI ENTRA IN d’URSO GATTI PAVESI BIANCHI
- LANGÈ E VITTA ZELMAN NOMINATI AI VERTICI DI CORDUSIO SIM
- MERONI È DIRETTORE AFFARI LEGALI DI WASTE ITALIA
- GATTAI AFFIDA IL TAX A ROMITA
- BANCA IFIGEST RAFFORZA IL TEAM MILANESE CON ANDREA SCAURI
- POKER DI NOMINE IN BAT ITALIA
- ASHURST RAFFORZA L’INFRASTRUCTURES E UTILITIES CON ELENA GIUFFRÈ
- MUNARI ALLA GUIDA DI BNL BNP PARIBAS
- IL MIGLIOR CFO? LO SCEGLIE UN ALGORITMO
Il barometro del mercato
LEGANCE, CHIOMENTI E BONELLIEREDE PORTANO IL FONDO STRATEGICO ITALIANO IN SAIPEM
Ancora un’operazione a nove zeri nel mercato corporate. Intanto, va finalmente in porto la conquista delle attività ferroviarie di Ansaldo da parte di Hitachi. E a Verona si registra la prima ristrutturazione in partnership
L’intervista
PAVIA E ANSALDO E LA LEADERSHIP INCLUSIVA
Parla Stefano Bianchi, da quattro mesi managing partner dello studio. E racconta Il suo progetto per il futuro che passa per l’apertura di una sede a Barcellona, il rafforzamento del corporate m&a e una gestione della struttura che coinvolga tutte le risorse.
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Moda, alimentare e design hanno “prodotto” 50 operazioni nei primi dieci mesi del 2015, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Tra gli studi più attivi, d’Urso Gatti, Pedersoli e Gattai.
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IL BENESSERE È LA NUOVA FRONTIERA DELL’ALIMENTARE
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La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 12 posizioni aperte, segnalate da 7 studi legali: BonelliErede, Ferrari Pedeferri Boni, Hogan Lovells, Pedersoli e Associati, Santa Maria, Studio Legale Sutti, Watson Farley & Williams.
I professionisti richiesti sono in totale 10 tra avvocati, neo avvocati, praticanti, neo laureati, junior associate e collaboratori. Le practice di competenza comprendono corporate m&a, litigation, commerciale, societario, civilistico, fallimentare, stragiudiziale, giudiziale, tax, diritto pubblico dell’economia, dispute resolution, banking & finance.