Il Tub a Milano? Varrebbe 350 milioni di euro di indotto

Simona Cazzaniga, managing partner dello Studio Legale Sutti, e Mario Franzosi, senior partner di Franzosi Dal Negro, si sono fatti promotori di una iniziativa volta ad ottenere l’assegnazione a Milano di una sezione del Tribunale Unico dei Brevetti europeo (Tub), che ha portato al rilascio di un documento del Consiglio Nazionale Periti Industriali, sostenuto da cinque europarlamentari rispettivamente in rappresentanza di Fratelli d’Italia, Movimento 5Stelle, Forza Italia, Partito Democratico e Lega, e alla trasmissione di una lettera aperta al governo italiano da parte di AICIPI (Associazione italiana dei consulenti ed esperti in proprietà industriale di enti e imprese), AIPPI ITALIA (Associazione internazionale per la protezione della proprietà industriale), Collegio Italiano dei Consulenti in Proprietà Industriale – FICPI, INDICAM(Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione), LES ITALIA (Licensing Executives Society), Ordine degli Avvocati di Milano e Ordine dei Commercialisti e Esperti Contabili di Milano.

I firmatari del documento chiedono al Governo Italiano e alle Istituzioni competenti: di adoperarsi affinché il sistema Unitario dei Brevetti, e con esso il Tribunale Unificato, possa entrare in vigore senza ulteriori ritardi, appena possibile quando vi sarà la ratifica da parte della Germania, e di avanzare al più presto – per la sostituzione della sezione londinese della Divisione Centrale del Tribunale Unificato – una candidatura Italiana, ed in particolare la candidatura di Milano.

Questo traguardo secondo i firmatari del documento avrebbe un rilevante impatto economico per il territorio. L’assegnazione del Tub a Milano produrrebbe un indotto di 350 milioni di euro.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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