TRIBUTARISTI CON CERTIFICATO UNI. AVVOCATI E COMMERCIALISTI AL PALO

Anche i tributaristi hanno la loro norma Uni, strumento fondamentale per il riconoscimento della professione, così come previsto dalla legge 4 del 2013, ‘Disposizioni in materia di professioni non organizzate’. Si tratta della Uni 11511, messa a punto con la collaborazione delle principali associazioni (Ancit, Ancot, Istituto nazionale tributaristi, Lait e Lapet) appena pubblicata e destinata a fare chiarezza sui requisiti e le competenze, si legge in una nota Uni, di questa “figura professionale che fornisce consulenza ed opera, con la propria capacità tecnica, nei settori tributario, fiscale, amministrativo e aziendale, in ambito pubblico e privato”. Insomma, per le professioni non organizzate, da ora in poi, ci sarà la possibilità di ottenere un attestato di qualità. Il che rischia di rendere i loro operatori dei pericolosi concorrenti per chi fa parte di altre categorie, a cominciare da avvocati e commercialisti che, invece, una certificazione di qualità non la possiedono. Competenze, abilità e conoscenza: sono i tre capisaldi da cui parte la norma Uni 11511 per definire con contorni nitidi la figura professionale del tributarista. Dunque, capacità individuali e di metodo, know how personale, equilibrio e correttezza nei rapporti con il cliente, un rispetto rigoroso delle norme deontologiche. Tra i compiti e le attività specifiche del tributarista, la norma stabilisce, ad esempio, che dopo aver accettato l’incarico da un cliente (e dopo averlo informato dettagliatamente sulla propria qualifica professionale e sul tipo di prestazione offerta) il tributarista debba redigere e tenere aggiornate le scritture contabili, il bilancio e la relativa nota integrativa, le dichiarazioni fiscali, fornire servizi telematici di intermediazione con il ministero dell’Economia e delle finanze, fornire consulenza e assistenza in materia di accertamento tributario.
La norma dovrebbe comunque sanare un mercato fino ad ora poco regolamentato, agendo sulla base del principio di qualificazione professionale. Ma anche i clienti ne trarranno immediati benefici, poiché avranno la possibilità di scegliere il professionista di fiducia non più solo in base a conoscenze personali o al passaparola, ma anche sulla base di una certificazione. Che avvocati e commercialisti, invece, non hanno.

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