Trevisan&Cuonzo difende la Gazzetta del Mezzogiorno

Con provvedimento emesso venerdì 19 novembre, il Tribunale di Bari (giudice Michele De Palma), ha disposto inaudita altera parte l’inibitoria nei confronti di Ledi dall’uso del marchio/testata/nome a dominio “la nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” ritenendolo altamente confondibile rispetto al marchio anteriore “La Gazzetta del Mezzogiorno – La Gazzetta di Puglia – Corriere delle Puglie” e ritenendo integrata altresì l’ipotesi di concorrenza sleale confusoria. L’udienza di discussione per la conferma, modifica o revoca del provvedimento è fissata per il prossimo 2 dicembre.

La richiesta cautelare è stata formulata dalle curatele fallimentari di Mediterranea (società proprietaria della testata e dei marchi de “La Gazzetta del Mezzogiorno“) e di Edisud (editore dello stesso giornale), nonché da Ecologica (terzo assuntore del concordato fallimentare di Mediterranea) nei confronti di Ledi. Quest’ultima ha avviato la propria autonoma iniziativa editoriale con il marchio/testata “la Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” dopo la gestione temporanea, come affittuaria del ramo d’azienda di Edisud, dell’attività editoriale de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Il caso si segnala per la storicità del marchio “La Gazzetta del Mezzogiorno“, ritenuto bene di “interesse storico particolarmente importante” con provvedimento di vincolo del 18 settembre 2020 della Soprintendenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. La Soprintendenza stessa ha dichiarato tale marchio “segno distintivo della testata e dei valori e dei significati da essa testimoniati nel corso della sua esistenza e che, oltre ad essere espressione della qualità del prodotto, risulta evidentemente diffuso anche a livello nazionale venendo, pertanto, a godere di una tutela forte“.

Mediterranea, Edisud ed Ecologica sono state assistite dallo studio Trevisan & Cuonzo con il socio Vincenzo Acquafredda e con il senior associate Domenico Anacleto.

redazione@lcpublishinggroup.it

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