Trevisan & Cuonzo: l’Ip come processo circolare

di nicola di molfetta

Le boutique sono finite. Viva le boutique! Che, invece, possono ancora dire (e fare) tanto nel mercato dei servizi legali. Certo, purché non perseverino in un modello passatista, ultra-accademico e solo-giuridico. Ma si organizzino per essere un punto di riferimento imprescindibile per la clientela, costruendo un’offerta in chiave olistica che abbracci le aziende assistite grazie a una proposta basata su tre pilastri: legale, tecnico e finanziario.
Se vogliamo, questa filosofia può spiegare l’approccio che ha guidato le recenti evoluzioni dello studio Trevisan & Cuonzo che, tra l’altro, in queste settimane, ha portato la collaborazione avviata un anno fa tra  Ips (società di consulenza dello studio) e lo studio Bianchetti & Minoja a un livello superiore.


Infatti, secondo quanto MAG è in grado di rivelare, le due società hanno appena dato vita a un merger da cui è nato un nuovo soggetto societario battezzato Tcbm srl. Nell’ecosistema di servizi costruito attorno al brand Trevisan & Cuonzo, questa realtà indipendente si occupa di consulenza in ambito brevettuale e marchi; si affianca alla partecipata ApicAll, che fornisce servizi di corporate finance; e completa il market mix dello studio che, con i suoi 40 professionisti, continua a svolgere l’attività sul fronte più propriamente giuridico sia in ambito giudiziale (il contenzioso pesa per circa l’80% sul fatturato dell’associazione professionale) sia della consulenza. «Il concetto di specializzazione è ancora vivo – dice in questa intervista con MAG l’avvocato Gabriele Cuonzo, co-fondatore dello studio assieme al collega Luca Trevisan – ma oggi non si limita più a un’area del diritto, bensì si estende ai vari settori industriali e richiede una capacità di intervento che copra tutte le esigenze del cliente».

Ed è così che è nata l’operazione Tcbm…
Sì, siamo partiti un anno fa con un’alleanza che si era di fatto tradotta in un consorzio in cui le due unità operative, vale a dire Trevisan & Cuonzo Ips e lo studio Bianchetti & Minoja rimanevano comunque entità distinte. Adesso, con questo secondo step, abbiamo realizzato un merger da cui è nata Tcbm srl.

Quali sono i settori di cui si occupa Tcbm?
La combinazione delle due società crea un soggetto con forti competenze in ambito chimico, farmaceutico, biotech, life sicences e ingegneristico.

Perché avete optato per la srl?
Abbiamo valutato attentamente la questione. Ci è sembrata la soluzione migliore per realizzare una realtà veramente indipendente e quindi per ridurre al massimo il rischio di conflitti.

Ma voi avete una partecipazione?
Sì, ma nessun ruolo operativo o formale. Non siamo nel cda, ma solo azionisti.

Con che quota?
Questa è un’informazione riservata.

Ad ogni modo Tcbm si inesrisce nello spettro dell’offerta di servizi del “gruppo” Trevisan & Cuonzo che oggi conta anche su ApicAll per il corporate finance, oltre che sullo studio associato per le questioni legali…
La costruzione di un ecosistema di servizi che spazia dall’assistenza legale a quella tecnica in materia di marchi e brevetti e arriva fino a quella finanziaria, è rappresentativa della nostra interpretazione dell’Ip che si sintetizza in una visione della materia nel suo processo circolare che riflette il ciclo d’innovazione dell’impresa.

In termini economici questo cosa significherà?
Diciamo che con questi passaggi nasce un gruppo che ha un fatturato complessivo di circa 25-26 milioni di euro. Ma la cosa più importante secondo me è un’altra.

Quale?
Quello a cui stiamo assistendo è…

PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA DI MAG

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

SHARE