Trevisan & Cuonzo vince per Boehringer Ingelheim alla Corte di Appello di Milano
La Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza n. 8273/2018 con cui il Tribunale di Milano aveva ritenuto che l’esenzione dall’esclusiva brevettuale (c.d. esenzione “Bolar”) prevista per le attività di studio, sperimentazione e conseguenti adempimenti pratici finalizzati all’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco non possa applicarsi ai meri produttori di principio attivo che producano e commercializzino il principio attivo brevettato di propria iniziativa, essendo irrilevante in tali circostanze il fatto che i clienti finali che acquistino il principio attivo brevettato dal produttore lo utilizzino poi per compiere le suddette attività di studio e sperimentazione.
Con detta sentenza, ora confermata in appello, il Tribunale aveva conseguentemente accertato la contraffazione dei diritti esclusivi di Boehringer Ingelheim sul principio attivo “tiotropio bromuro” da parte di due società del gruppo Teva che avevano prodotto e offerto in vendita, anche a mezzo internet, il principio attivo tiotropio bromuro (utilizzato per il farmaco Spiriva di Boehringer) per poi fornirlo a vari clienti intra ed extraeuropei in pendenza dei diritti esclusivi di Boehringer.
Boehringer Ingelheim è stata assistita dallo studio Trevisan & Cuonzo e in particolare dal senior partner Gabriele Cuonzo, dal senior associate Luca Pellicciari (nella foto) e dal partner Donatella Capelli.
La sentenza d’appello, pubblicata lo scorso 8 giugno, è ancora impugnabile innanzi alla Corte di Cassazione (in punto di diritto), mentre la causa per il risarcimento dei danni da liquidarsi a Boehringer pende in primo grado.