Trenitalia, con Cleary, vince la causa contro un membro del “Cartello della Fratellanza”

Con sentenza n. 19384/2016, emessa in data 18 ottobre 2016, il Tribunale di Roma ha: rigettato le domande proposte da una società fornitrice contro Trenitalia e accolto le domande riconvenzionali proposte da quest’ultima per ottenere il pagamento di una polizza fideiussoria.

La società in questione, si legge in una nota, «principale esponente del c.d. “Cartello della Fratellanza”, aveva dedotto asserite condotte illecite e ingenti danni conseguenti alla decisione – assunta da Trenitalia nel 2012 – di risolvere i contratti di appalto inter partes ed escutere le relative polizze fideiussorie per gravi violazioni del Codice Etico adottato dal gruppo Ferrovie dello Stato (che costituiva parte integrante degli stessi contratti)».

Confermando un orientamento ormai consolidato, il Tribunale di Roma ha statuito che il Codice Etico del gruppo Ferrovie dello Stato assume fondamentale importanza anche nei rapporti contrattuali con i fornitori di Trenitalia, legittimandola a risolverli e ad escutere le relative polizze fideiussorie in caso di violazioni. Trenitalia è stata assistita dai propri legali interni Domenico Galli, Vincenzo Garufi, Laura Maccaroni e Alessia Barbino, che hanno lavorato in team con gli avvocati di Cleary Gottlieb Ferdinando Emanuele, Roberto Argeri e Catherine Costaggiu.

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