Tremonti vince con Credem sulla tassazione IRAP dei dividendi delle banche

Credem Holding, assistita da Tremonti Romagnoli Piccardi e associati con il partner Cristiano Caumont Caimi (nella foto a sinistra), l’associate partner Anna Maria Gulino (nella foto a destra) e la senior associate Ira Shiku, ha prevalso sulla Agenzia delle Entrate nel giudizio promosso davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia per il rimborso dell’IRAP sui dividendi ricevuti dalla propria controllata Credem. 

Il giudice emiliano ha accolto il motivo sollevato dalla società contribuente secondo il quale l’art. 6, primo comma, lett. a), Decreto IRAP – che prevede la tassazione al 50 per cento dei dividendi ai fini IRAP per le banche e gli intermediari finanziari – si pone in contrasto con la Direttiva Madre-Figlia, e, in ragione di una lettura costituzionalmente orientata, va disapplicato anche in un caso con rilevanza puramente interna, per violazione del divieto di discriminazione “alla rovescia”. 

La Commissione ha recepito sul punto il “monito” della Corte Costituzionale che, con sentenza n. 12/2022, dopo aver rigettato la questione di illegittimità costituzionale della norma in esame nella parte in cui tassa indistintamente i dividendi da partecipazioni e quelli da trading, per violazione dell’art. 3 Cost., ha evocato, in ragione di alcune pronunce della CGUE, la rilevanza anche ai fini IRAP, e anche in un contesto puramente domestico, del divieto di doppia imposizione dei dividendi infragruppo disposto dalla Direttiva Madre-Figlia.

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