Tonucci porta alla Corte di Giustizia Ue la normativa Certificati Verdi

Assistita dallo studio legale Tonucci&Partners, con gli avvocati Alberto Fantini (nella foto) e Pasquale Silvestro del team amministrativo-energia, la società Lego spa ha ottenuto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia europea della questione sui Certificati Verdi.

La disputa nasce dal fatto che il Gestore dei servizi energetici (Gse), società controllata dal ministero dell’Economia, ha sostenuto che anche il trader di biocarburanti e/o bioliquidi forniti per l’alimentazione dell’impianto è tenuto al rispetto degli obblighi certificativi per conseguire gli incentivi. In difetto, per il Gse, la fornitura deve ritenersi carente dei requisiti per l’ottenimento del beneficio.

La Lego spa, che nel triennio 2012-20014 aveva conseguito incentivi per la realizzazione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili in misura pari a 14.698 Certificati Verdi per un controvalore di 1,610 milioni di euro, si era vista notificare provvedimento di decadenza dal Gse.

Dopo che il TAR Lazio aveva confermato tale provvedimento, la società si era vista costretta a ricorrere al Consiglio di Stato, sollevando, peraltro, una questione di contrasto della normativa italiana con quella UE che non prevede l’esclusione deil trader da beneficio. La Sezione IV, del Consiglio di Stato con ordinanza collegiale, n. 1874 del 21.4.2017, ha ritenuto la questione rilevante ed ha disposto rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia U.E. cui sono stati inviati gli atti.

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