TLS CREA UNA TASK FORCE PER IL RECUPERO CREDITI
Poco più di due anni di vita e una capacità di generare ricavi che ha già superato la soglia dei 5 milioni di euro. La ricerca di strade nuove per produrre valore dall’attività di consulenza legale non passa solo per filoni di business finora inesplorati. Lo sanno bene i professionisti di Tls, braccio legale e tributario del colosso internazionale della consulenza PriceWaterhouseCoopers, che da novembre 2011 lavorano anche sul fronte del recupero crediti. Si tratta di una delle attività più classiche in ambito legale, a lungo considerata di poco interesse a causa della sua bassa capacità di generare profitti a fronte di costi di gestione generalmente piuttosto elevati. Tuttavia, nella vita di ogni professionista, c’è sempre un momento in cui non si può rispondere «no» alla richiesta di un cliente che vuole essere assistito su una pratica. E quindi, anche se si tratta di un mandato poco interessante sotto il profilo del diritto (o del profitto) bisogna rimboccarsi le maniche e gestirla nel migliore dei modi.
Qualcosa del genere è accaduto anche a Tls che ha deciso di costituire un apposito dipartimento dedicato alle attività di recupero crediti su larga scala per provare a costruire un modello innovativo di gestione per questo tipo di pratiche. Così è nata una struttura ad hoc dedicata alla mass credit collection (mcc) che fa riferimento al socio Gaetano Arnò (nella foto) e ai senior manager Antonio Rabossi e Michele Giuliani. Una vera e propria task force che conta 80 persone tra avvocati, para legal, legal phone collector e soggetti operativi a cui si aggiungono circa 200 corrispondenti legali in tutta Italia e la rete di 1.900 esperti in 71 Paesi del mondo che consente a Pwc di estendere l’attività del dipartimento di mcc anche su base internazionale. Una macchina per la gestione del recupero crediti su "scala industriale" che ad oggi ha all’attivo circa 50mila pratiche in ambito giudiziale a cui si è affiancata un'importante attività di Last Call in ambito stragiudiziale che ha riguardato oltre 800.000 posizioni creditorie.
Un impegno intenso che nei primi sei mesi dalla creazione del dipartimento mcc ha generato ricavi per circa 1,8 milioni e che quest’anno dovrebbe superare i 6 milioni di euro sui circa 80 che rappresentano il giro d’affari complessivo del braccio Tax & Legal di Pwc in Italia.
La “killer application” introdotta nel mercato da Tls è rappresentata da un applicativo customizzato e web based (denominato MC2), sviluppato da Pwc Advisory Spa (e, in particolare, da Mauro Napoli e Domenico Caraccio) che consente un’interazione in tempo reale con i clienti che hanno la possibilità di monitorare, fase per fase, l’iter di ogni pratica e avere contezza di quanto è stato recuperato sino a un dato momento e con quali costi, nonché di avere copia di ogni atto e documento relativo alla singola pratica. Il servizio di collection, inoltre, se da un lato è organizzato in maniera standard sul fronte delle procedure, dall’altro viene personalizzato sulle esigenze del singolo cliente soprattutto in relazione al tipo di approccio che si vuole avere nelle gestione di ciascuna questione. Altrettanto flessibile è la remunerazione del servizio.
A seconda degli accordi con i clienti, il dipartimento di mcc può lavorare a tariffa fissa per singolo atto o fase della gestione della pratica ovvero a tariffa fissa più un bonus calcolato in relazione al risultato raggiunto o addirittura anche solo a success fee.