Tax: cinque novità più una nella legge di bilancio 2023
di Luca Occhetta*
La maggior parte degli stanziamenti della legge di bilancio 2023 è stata destinata alla mitigazione dei costi energetici. Più limitati gli interventi in ambito strettamente fiscale nelle more della presentazione del progetto di riforma fiscale da parte del Governo, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. Proviamo allora a sintetizzare le principali novità in ambito fiscale della manovra di interesse per imprese e persone fisiche.
Caro energia
La legge di bilancio ha previsto il rifinanziamento dei crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, rafforzando le misure già in vigore: sulle spese sostenute (per acquisto di energia o di gas) nel primo trimestre 2023 è riconosciuto un credito d’imposta del 35% (imprese non energivore) o del 45% (imprese energivore o imprese (non) gasivore) della spesa sostenuta.
In ambito IVA gli interventi vanno nella stessa direzione:
- per il primo trimestre 2023, l’IVA sulle somministrazioni di gas metano (inclusa la somministrazione di energia termica prodotta con gas metano e i servizi di teleriscaldamento) è fissata al 5%;
- Per il 2023 l’IVA sul pellet scende dal 22% al 10%.
Novità per persone fisiche: flat tax per lavoratori autonomi e rivalutazioni
Per quanto riguarda la fiscalità delle persone fisiche:
- Sale da 65 mila a 85 mila euro la soglia di ricavi lordi che consente ai lavoratori autonomi di ricorrere all’imposta forfettaria del 15%. Da salutare con favore l’introduzione di una norma antiabuso che prevede, in caso di superamento del limite di 100 mila euro nell’anno stesso, l’uscita immediata dal regime (in passato la fuoriuscita avveniva a partire dall’anno successivo). Introdotta anche una “flat tax incrementale” per coloro che non possono aderire al regime forfettario: possono beneficiare, a certe condizioni, dell’imposta forfetaria del 15%, sugli aumenti di reddito rispetto al passato.
- Per quanto riguarda il lavoro dipendente, la manovra porta al 5% (prima era il 10%) l’imposta sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa corrisposti nel 2023 ai lavoratori dipendenti del settore privato (con reddito non superiore a 80 mila euro). Previsto un limite massimo dell’agevolazione (normalmente 3 mila euro). I lavoratori possono scegliere di percepire il premio di risultato anche in servizi di welfare non tassati (e, in linea di principio, non soggetti a contributi).
Come di consueto, sono stati riaperti i termini per la rivalutazione dei valori di acquisto dei terreni e partecipazioni (imposta sostitutiva al 16%). Nuova è invece la possibilità di rivalutare anche le quote, i titoli e i diritti negoziati nei mercati regolamentati. Altra novità è la possibilità di affrancare con imposta sostitutiva al 14% i proventi derivanti dalle cessioni (redditi diversi) o dal rimborso (redditi di capitale) di quote e/o azioni di OICR, sterilizzando ai fini fiscali la plusvalenza realizzata in sede di incasso del suddetto provento in capo alle persone fisiche.
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