TARTER KRINSKY: MADE IN ITALY E DESIGN CON IANNACCONE
Giuliano Iannaccone (in foto) è partner dello Studio Tarter Krinsky & Drogin LLP di New York dove si occupa delle aree “International” e “Corporate and Securities” e dirige l’Italian Desk, divisione dedicata alla clientele italiana operativa da due anni. Iannaccone è coautore del testo L’esercizio d’impresa negli U.S.A., Profili legali e fiscali, oltre che coautore del libro Stati Uniti d’America: guida al diritto e alla fiscalità d’impresa. Iscritto all’Albo degli Avvocati di New York, Iannaccone – insieme al suo team di professionisti dell’Italian Desk dello studio offre assistenza legale a società italiane di varie dimensioni con sede in Italia che puntano ai mercati nord americani filiali statunitensi di aziende italiane operanti in diversi settori, tra cui arredamento, moda, beni di lusso e di consumo, giocattoli, e-commerce, food & beverage, architettura e design. Per alcune di queste aziende ricopre il ruolo di general counsel esterno. Ed è proprio il settore del design – tema vivo a New York in questi giorni,grazie alla design week (18-21 maggio),quello tra i più caratterizzanti della pratica legale dell’Avv. Iannaccone, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla sua attività.
D. Avvocato come e quando nasce questa sua esperienza americana?
R. Sin dal mio ingresso nel sistema legale americano, iniziato con i mei studi integrativi nel 1997 dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Trieste, mi sono appassionato all’idea di contribuire, tramite la mia figura di avvocato, alla crescita e al successo delle realtà imprenditoriali italiane in America. Seguendo questo progetto, ho lavorato costantemente per affinare le mie competenze professionali, cercando poi di individuare la tipologia ideale di organizzazione in grado di massimizzare l’efficacia del servizio di assistenza alla mia clientela. Nel 2011 sono quindi entrato in TKD creando l’International Practice Group, integrando la prassi di assistenza a clientela italiana all’interno di uno Studio americano con aree di pratiche ben consolidate, facilitando una simbiosi tra le competenze dei professionisti dello Studio stesso e le mie, al fine di realizzare gli obiettivi che mi ero preposto. L’Italian Practice, così consolidata, si è strutturata in una piattaforma ancor più organizzata, convergendo, ad inizio di quest’anno, in un vero e proprio Italian desk, che vanta quattro professionisti, inclusa una figura – con un background legale – dedicata alla comunicazione e alle relazioni esterne con i clienti italiani.
D. Come si posiziona lo studio rispetto alla concorrenza delle grandi firm internazionali aventi uffici anche in Italia?
R. Lo studio offre consulenza nelle diverse aree di attività solite di uno studio legale di grandi dimensioni, coniugando però, al tempo stesso, l'attenzione personale a un servizio di alto livello. Si distingue, difatti, per l’ampia e profonda esperienza e per un grado di sofisticazione insolito per uno studio di questa grandezza. Per quanto riguarda poi l’Italian Desk, i nostri professionisti sono formati in entrambe le culture giuridiche, italiana ed americana, con una completa padronanza sia dell’inglese che dell’italiano, caratteristiche che li rende sensibili e capaci di interpretare le esigenze dei clienti italiani che hanno relazioni commerciali negli Stati Uniti. Il Desk, pur inserendosi in uno studio strutturato formato da oltre 50 avvocati, mantiene un approccio snello ed efficiente. I professionisti che ne fanno parte lavorano in modo cooperativo, collaborando tra di loro e con il resto dello studio interdisciplinarmente, tra le 15 aree di pratica legale in cui lo studio si articola. Le competenze che l’Italian Desk offre sono fondamentali e indispensabili per un’azienda italiana che aspira ad espandersi nel mercato statunitense, perché è grazie a queste che assicuriamo un affiancamento strategico al cliente nelle delicate fasi di preparazione, insediamento, espansione e continua evoluzione della propria attività. Assistendo clienti internazionali su pratiche di diritto americano riteniamo che l’operare da New York rappresenti un vantaggio pratico e strategico sia per lo studio ma, soprattutto, per il cliente che si deve inserire in questa realtà.
D. Quali sono i clienti italiani che ha seguito?
R. L’area del Design, nelle sue sotto categorie, è tra quelle in cui lo studio ha il privilegio di annoverare una parte cospicua di clienti, nazionali e internazionali. Lo studio assiste, infatti, aziende e brand nel settore del design, dal design industriale al fashion design, dal forniture design all’interior design, dai creatori ai distributori, che hanno ottenuto quel successo a cui tutte le altre imprese dovrebbero aspirare. Tra i clienti annoveriamo, tra gli altri, Scavolini, Rosenthal, Julian Schnabel, Sambonet, Flos, Poliform, Moroso, SMEG e Luxury Living, distributore mondiale dei marchi Fedi Casa, Kenzo Maison e Bentley Home Collection.
D. Pensate all’apertura in Italia?
R. Al momento non rientra nei nostri obiettivi. Siamo, infatti, uno studio legale americano che offre consulenza legale su diritto americano, quindi aprire un ufficio in Italia avrebbe un ritorno solo nel momento in cui una struttura in loco possa migliorare l’efficacia del servizio legale offerto. Collaboriamo, inoltre, anche con avvocati appartenenti a studi legali italiani, per offrire assistenza su diritto italiano ad aziende nazionali americane che avviano o sviluppano il proprio business in Italia, quindi per ora non vediamo la necessità di essere fisicamente presenti in Italia.