Di Tanno vince in Cassazione sulla residenza delle holding

Di Tanno e Associati – con un team composto da Tommaso Di Tanno (nella foto) dal partner Renzo Amadio e dall’associate Rosamaria Nicastro – ha ottenuto dinanzi alla Corte di Cassazione il ribaltamento del giudizio emesso in secondo grado.

 

La contestazione riguardava il diritto della società madre – una holding di partecipazioni di diritto olandese – di conseguire, ai sensi della direttiva madre figlia, il rimborso della ritenuta alla fonte applicata sui dividendi distribuiti dalla società figlia (di diritto italiano).

In secondo grado si era stabilito che la società madre non avesse diritto a conseguire il rimborso in quanto costruzione artificiosa. La Suprema Corte ha ribaltato gli esiti del giudizio di merito, riconoscendo la non artificiosità della società e l’impossibilità di considerare la stessa come esterovestita.

Valutando la specificità delle holding di partecipazioni, infatti, la Corte di Cassazione ha stabilito che la residenza delle stesse vada identificata non nel luogo in cui risiedono gli amministratori bensì dove si svolgono atti di gestione effettiva, quali Consigli di Amministrazione e Assemblee, e dove la società detiene la materiale disponibilità dei locali necessari per lo svolgimento dell’amministrazione e gestione di partecipazioni con le caratteristiche che essa comporta.

La pronuncia pone, quindi, un argine alle contestazioni opposte dell’ufficio in sede di diniego di rimborso di ritenute alla fonte sui dividendi.

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