SYED PD: 1000 AI PRATICANTI E SCONTO FISCALE AI DOMINUS
La settimana scorsa abbiamo chiesto ai candidati alle regionali di domenica e lunedì di scrivere qualcosa circa il loro impegno, in caso di elezione, a favore dei giovani professionisti del mondo legale, praticanti e neo avvocati. Abbiamo ricevuto risposta solo dalla lista Pd e dall'avvocato Reas Syed (in foto), candidato alle elezioni regionali (Milano e Provincia) con la lista del Partito Democratico a sostegno di Umberto Ambrosoli. Pubblichiamo integralmente il testo che ci ha inviato e lo ringraziamo per la disponibilità. Siamo invece a disposizione di tutti coloro che volessero fino a domani inviarci la loro opinione.
La recente riforma forense, L. 247/2012, ha modificato anche i termini di svolgimento del c.d. praticantato, prevedendo in primis che il tirocinio professionale non determini di diritto l’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato ed in secondo luogo la gratuità dell'attività del giovane, almeno per il I semestre di pratica e senza alcun obbligo di corrispettivo per il periodo successivo. A mio avviso, si tratta di una soluzione ingiusta e inadeguata a soddisfare le esigenze di migliaia di giovani che, dopo anni di studi, si ritrovano a svolgere un periodo di lavoro qualificato senza alcuna tutela economica o normativa. La (dis)attenzione ai giovani giuristi è tale che paradossalmente, siamo l’unica categoria dove per legge si richiede una laurea (o quasi) per poter lavorare gratis, senza di contro garantire che questo “cammino tortuoso” dia la certezza di “imparare effettivamente il mestiere”. La valorizzazione del lavoro dei giovani è un pilastro fondamentale del mio programma per la Regione e l’attenzione alla nostra categoria è forte. La mia proposta è che la Regione, viste le competenze che ha in materia di formazione e lavoro, avvii canali di dialogo tra i giovani, le Università e gli Ordini professionali. La Lombardia può fare e offrire molto. L'obiettivo: arrivare presto a creare di concerto un "contratto di praticantato" (simile per contenuti al contratto di apprendistato di ricerca ed alta formazione ma che tenga conto delle peculiarità della professione e del lavoro autonomo). Tale contratto, nelle sue varianti, disciplinerebbe i rapporti tra dominus e praticante, praticante abilitato e giovane avvocato garantendo un piano di sviluppo professionale e un minimo di stabilità economica e contributiva per i giovani. Nel rispetto del art. 36 Cost. una retribuzione minima, commisurata all'esperienza, va garantita. E.g. minimo 550€ per praticanti (pari al rimborso minimo che propongo per lo stage), minimo 1000 € al mese per praticanti abilitati (pari alla retribuzione minima di un livello di ingresso in azienda) e minimo 1300€ per i neo avvocati. Parallelamente si potrebbe premiare il “dominus virtuoso”, ad esempio, offrendogli agevolazioni fiscali sulle imposte regionali. Va garantita inoltre la formazione e regolato (seriamente) l'accesso alla professione. E’ necessario un coinvolgimento reale delle Università e dei Consigli dell’Ordine di appartenenza che, in aggiunta al dominus, devono diventare garanti del percorso formativo dei futuri Avvocati. Mentre la Regione potrebbe attivare programmi di internazionalizzazione per il semestre all’estero. Nella nostra professione è forte l’esigenza di “nobilitare” anche il lavoro dei giovani.