Studio Associato KPMG e Dike Legal vincono in una vertenza di contraffazione di marchio nel settore editoriale

Il Tribunale di Milano, in sede di reclamo, ha accolto l’azione cautelare promossa da tre conosciute giornaliste nei confronti di una nota testata per avere quest’ultima pubblicato e distribuito una rivista identificata con un titolo identico al marchio adottato e registrato dalle tre reclamanti per contraddistinguere identici beni e servizi editoriali.

L’ordinanza di reclamo ribalta l’interpretazione del Giudice di prime cure che aveva rigettato il ricorso per contrasto della domanda di inibitoria con l’art. 21, c. 3, Cost., in quanto asseritamente limitativa della libertà di stampa, pur in presenza di un accertato caso di contraffazione del marchio.

Ribadita l’originalità, il carattere distintivo e la validità del segno distintivo delle giornaliste, il Collegio ha dunque confermato la contraffazione e il concreto rischio di confusione tra i due marchi, statuendo che i provvedimenti d’urgenza interdittivi, quali divieti di compiere atti illeciti, non sono vietati dall’art. 21 Cost. in quanto non si tratta di una questione di libertà di manifestazione del pensiero, ma di tutela della proprietà intellettuale, legittimandone il provvedimento: con chiara e esaustiva motivazione, il Collegio giudicante ha operato un bilanciamento di interessi costituzionalmente garantiti, precisando che il diniego della tutela cautelare e del relativo provvedimento di inibitoria, ove accolto l’invocato esercizio della libertà di stampa, costituirebbe un ostacolo insormontabile alla pari ed effettiva tutela di altre posizioni giuridiche riconosciute e previste specificatamente dalla Carta costituzionale, come il principio di difesa (art. 24 Cost.) e di uguaglianza (art. 3 Cost.), il diritto di iniziativa economica privata (art. 41 Cost.) e il diritto di proprietà (art. 42), cui fanno parte i beni immateriali tra cui i marchi.

Per la società editoriale è stata dunque disposta l’inibitoria, con ristoro delle spese processuali dei due gradi di giudizio.

Le giornaliste sono state assistite dallo Studio Associato – Consulenza legale e tributaria, KPMG, con Matteo Biondetti (nella foto, a sinistra) e Dike Legal, con Lorenzo Vigevano (nella foto).

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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