STUDI LEGALI, UN ANNO DI M&A
Legance sul mega deal Fca-Peugeot conquista la vetta. Gianni Origoni Grippo Cappelli è primo per numero di operazioni
Una frenata sul fronte del valore delle operazioni. Mentre i volumi sono rimasti in linea con quelli dell’anno precedente. Parliamo di m&a. Il 2019 non ha lasciato con le mani in mano il settore della consulenza legale d’affari che ha avuto parecchio da fare sul fronte delle operazioni di piccolo e medio cabotaggio, su quello del private equity nelle sue varie declinazioni e persino sui cosiddetti big deal.
L’operazione dell’anno? Senza dubbio le nozze tra Fca e Psa, il cui valore (fonte Mergermarket) è di circa 14,7 miliardi di euro. Si tratta, a beneficio di chi è meno avvezzo alle sigle, della mega fusione tra i gruppi Fiat Chrysler e Peugeot da cui nascerà un colosso automobilistico da 8,7 milioni di veicoli l’anno, 400mila dipendenti e un fatturato complessivo superiore ai 180 miliardi di euro. Un gigante industriale, insomma, destinato a diventare il quarto operatore mondiale del settore.
L’annuncio dell’avvio del cantiere per la realizzazione di questa mega integrazione nel comparto delle quattro ruote, a fine dicembre, è stato seguito dopo qualche giorno dall’ufficializzazione di un altro big deal a nove zeri. Vale a dire l’accordo con cui Nexi ha deciso di rilevare il ramo d’azienda merchant acquiring di Intesa Sanpaolo (per un valore di circa un miliardo) e che al contempo ha determinato l’ingresso della banca Italiana (con una quota del 9,9%) nel capitale dell’operatore pay tech (con una manovra da 653 milioni).
Un uno-due che ha coinvolto numerosi consulenti legali ma che ha visto anzitutto la presenza costante di Legance. Lo studio, infatti, nel primo caso ha fatto parte del pool legale che ha affiancato Fca e nel secondo ha assistito Nexi. Più in dettaglio, il senior partner Alberto Giampieri, assieme alla counsel Laura Li Donni, al managing associate Stefano Bandini e all’associate Donatella Ruggiero, hanno gestito i profili di diritto italiano del combination agreement raggiunto tra le case automobilistiche. Gli avvocati hanno collaborato con i colleghi di Sullivan & Cromwell (nel cui team ha lavorato l’italiano Oderisio de Vito Piscicelli), Macfarlanes, Loyens & Loeff, De Brauw Blackstone Westbroek e Darrois Villey Maillot Brochier. Alla lista va aggiunto anche Cleary Gottlieb che con un team multigiurisdizionale (di cui hanno fatto parte anche alcuni professionisti italiani tra cui il socio Roberto Bonsignore) ha assistito l’advisor finanziario Glodman Sachs. Mentre, lato tax, sempre dall’Italia, l’operazione ha coinvolto al fianco della ex Fiat Guglielmo Maisto e Cesare Silvani.
Nell’operazione Nexi-Intesa, invece, Legance ha agito con una squadra composta tra gli altri dai senior partner Filippo Troisi, Giampieri e Andrea Giannelli oltreché dal managing partner Alberto Maggi. Sempre lato Nexi, l’operazione ha visto al lavoro un team di Gitti and Partners guidato dal name partner Gregorio Gitti, mentre Kpmg ha seguito i profili tax. Per Intesa, l’operazione è stata portata avanti dallo studio Pedersoli con un team guidato da Carlo Pedersoli, mentre i profili fiscali sono stati affidati a Dario Romagnoli, Lorenzo Piccardi e Antonio Vitali dello studio Tremonti Romagnoli Piccardi.
Per un anno che, alle prime battute, sembrava destinato a un bilancio gramo sul versante delle grandi operazioni, il 2019 ha sicuramente registrato la sua buona dose di billion deal. Undici per l’esattezza. In media, quasi uno al mese, con un’accelerazione importante negli ultimi trenta giorni, per un valore complessivo pari a 31,9 miliardi di euro. Tra questi, solo uno (l’acquisizione americana dei biscotti Kellogg da parte di Ferrero, che si è affidata a Davis Polk & Wardwell) non ha coinvolto advisor legali italiani.
Più in generale, sul podio degli studi che hanno preso parte alle operazioni di maggior valore, il 2019, secondo le elaborazioni curate da Legalcommunity su dati Mergermarket, ha visto Legance in testa con 20,1 miliardi per 38 deal complessivi, seguito da BonelliErede con 10,5 miliardi per 34 deal e Gianni Origoni Grippo (Gop) con 10,2 miliardi di euro.
Con 65 operazioni annunciate, Gop si è imposto, invece, come studio leader sul fronte del numero di operazioni, seguito da Nctm che con 56 dossier si conferma tra le realtà più prolifiche assieme a Pedersoli che conquista il terzo gradino del podio con 49 attività.
Di Legance abbiamo già detto e al massimo si può ricordare che lo studio ha fatto tris sul fronte dei billion euro deal assistendo anche Cvc nella cessione di Doc Genereci a Inetmediate Capital e Merieux per i quali ha agito un pool legale composto da Gattai Minoli Agostinelli, che ha schierato una squadra guidata da Bruno Gattai, Latham & Watkins e Pwc Legal, oltre a White & Case. Il management di Doc Generici è stato affiancato, invece, da Nctm e in particolare da Pietro Zanoni che, come vedremo più avanti, anche quest’anno è stato tra i professionisti più produttivi in termini di operazioni seguite.
Tornando agli studi che hanno…
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