Studi legali sempre più internazionali: ecco chi e dove

Per un sempre crescente numero di studi legali d’affari italiani, la questione dell’internazionalizzazione è percepita come un tema di grande rilevanza. Una questione strategica. Un fattore essenziale di competitività.

Solo dall’inizio di quest’anno, sono state almeno 6 le aperture di uffici all’estero da parte di organizzazioni professionali italiane. Legance, Grimaldi e da pochi giorni Loconte & Partners a New York, Gianni Origoni a Shanghai, Ludovici a Vienna. Va ricordata anche l’insediamento di BonelliErede a Francoforte che ha anticipato di poche settimane le operazioni di rafforzamento che lo studio ha realizzato nelle sedi del Cairo e di Dubai (si veda il MAG numero 104).

La scelta di aprire una sede all’estero si lega a diverse ragioni. Il primo obiettivo di solito è intercettare la domanda di servizi legali là dove nasce. E questo di solito è il ruolo che viene dato a sedi come Londra e New York.

In altri casi si tiene conto del tipo di attività che si svolge: si pensi al regolamentare e a Bruxelles o Francoforte.

Terzo, le sedi all’estero possono avere anche lo scopo di consentire allo studio di ampliare il proprio mercato di riferimento conquistando un posizionamento specifico in Paesi emergenti o con grandi potenzialità di sviluppo: è il caso tipico della Cina, dell’Africa, e dei paesi dell’Est Europa.

Infine ci sono sedi che vengono aperte opportunisticamente, perché un socio si trasferisce all’estero o perché lo studio incrocia la sua strada con un professionista straniero ecc.

Detto questo, il fatto che oggi come oggi, solo sul fronte m&a, le operazioni italiane siano sempre meno domestiche (vedendo nel 70-75% dei casi almeno una parte straniera coinvolta) spinge molti studi a rafforzare la propria presenza internazionale o quantomeno a ritenerla rilevante in termini di sviluppo futuro del business.

Se prendiamo come campione i 25 studi legali d’affari italiani presenti nella edizione 2018 della Best 50 di Legalcommunity (la classifica dei primi 50 studi d’affari attivi in Italia per fatturato) osserviamo che nel 64% dei casi, hanno almeno una sede all’estero.

L’80% di questo 64%, vale a dire…

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