Studi legali d’affari: EY Slt è il numero uno per fatturato. Latham & Watkins, primo per rpp
Il mercato dei servizi legali d’affari ha chiuso il 2023 registrando una nuova crescita. Le prime 50 insegne per fatturato (in base alle stime elaborate da Legalcommunity.it in occasione dello speciale Best 50 di MAG) hanno mosso in totale un giro d’affari di oltre 3,492 miliardi di euro.
L’incremento rispetto alla performance del 2022 (a parità di perimetro del campione) è stato dell’8,7%, in frenata rispetto al +12% del 2022 e al +10% dell’anno precedente che aveva rappresentato un colpo di reni rispetto al 2020 segnato dagli effetti della pandemia di Covid 19.

TREND E VALORI MEDI
La prestazione appena archiviata conferma il trend di crescita di questa categoria dell’avvocatura nazionale che negli ultimi cinque anni ha visto aumentare l’entità del proprio giro d’affari del 37,9%.
Contando professionisti (in molti studi lavorano anche commercialisti e consulenti del lavoro) e praticanti, sono più di 11mila le persone “impiegate” in queste 50 strutture.
Il fatturato medio per persona è di 313mila euro (in lieve calo rispetto al dato evidenziato lo scorso anno, pari a 332mila euro). Mentre il fatturato medio per socio (s’è tenuto conto dei partner equity e non) è risultato pari a circa 1,7 milioni, in linea con la rilevazione precedente. Andando più nello specifico, Latham & Watkins si conferma la realtà con il più alto livello di ricavi medi per socio (rpp) in Italia: 6,1 milioni. I 12 partner della squadra guidata dall’avvocato Stefano Sciolla, infatti, sono riusciti a produrre complessivamente ricavi per più di 73 milioni di euro, confermandosi tra i protagonisti di settori come il private equity e il capital markets. Tra le insegne italiane, invece, è Chiomenti a vantare il più alto livello di fatturato stimato per socio. Con 3,2 milioni, lo studio guidato da Filippo Modulo, Gregorio Consoli e Francesco Tedeschini, precede BonelliErede (2,7 milioni) e Legance (1,8 milioni). In evidenza anche la performance dei partner dello studio legale e tributario di EY che hanno fatto registrare un livello di ricavi medi per socio (sono 80 i partner dello studio) pari a 3,5 milioni.

Secondo i dati ricostruiti da Legalcommunity.it per MAG, solo l’8% dei Best 50 del 2023 ha chiuso con una performance in calo rispetto all’anno precedente. A questi si aggiunge un 12% che ha archiviato l’anno in linea con l’esercizio precedente. Mentre l’80% (nel 2022 era stato il 76%) ha portato a casa una crescita. E in particolare, va osservato che circa il 54% di questa maggioranza ha superato la soglia del +5%. La fotografia scattata ai primi 50 studi, esponenti dell’avvocatura d’affari nazionale, ci conferma l’immagine di una “nicchia dorata” rispetto ai valori medi che caratterizzano la categoria forense (si veda il Rapporto 2004 di Cassa Forense). I dati relativi all’intero corpo dell’avvocatura italiana, infatti, ci dicono che il volume d’affari medio annuo di un avvocato italiano si attesta sui 66,5mila euro, per un reddito medio di poco superiore a 44mila euro. In sostanza, i primi 50 studi legali per fatturato in Italia, da soli, generano quasi il 25% del volume d’affari medio della categoria.

IL PODIO
Tornando al comparto della business law e alla lista dei Best 50, i fattori che…
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