Studi d’affari, si consolida la ripresa. Fatturati +6,6%
Studi legali d’affari, ancora un anno di crescita. È questo il dato principale che emerge dal monitoraggio dei fatturati delle prime cinquanta insegne attive sul mercato dei servizi legali italiano, curato dal centro ricerche di legalcommunity.it per MAG.
Nel suo complesso, la Best 50 delle business law firm attive in Italia ha mosso un giro d’affari di 2,237 miliardi di euro durante il 2017. Vale a dire che questa piccola fetta di mercato è arrivata a generare il 17% del totale dei ricavi prodotti dall’avvocatura nazionale, che sono pari a circa 13 miliardi. Si tratta di una minoranza dorata. Il fatturato medio di uno degli oltre 8mila professionisti attivi in uno di questi 50 studi è infatti di quasi 270 mila euro. Mentre il fatturato medio di uno dei 242mila avvocati italiani è di 58.435 euro.
La crescita registrata nel corso del 2017 (+6,6%) rispetto all’anno precedente consolida la ripresa del settore dopo gli anni della grande crisi. Una ripartenza spinta dal ritorno delle fusioni e acquisizioni miliardarie (si veda il numero 94 di MAG), dall’effervescenza del mercato dei capitali (tanto sul fronte debt che su quello equity) e dalla ripresa del banking e dalla crescita dell’attività di questi studi in aree quali contenzioso, tax e regolamentare.
L’edizione 2018 della Best 50 conferma ancora una volta la forte concentrazione del business nel mercato della consulenza legale d’affari. Le prime 10 insegne, infatti, generano ricavi per oltre 1 miliardo pari al 46% del valore totale del fatturato prodotto dai cinquanta.
La parte del leone continuano a farla le big firm battenti bandiera tricolore. BonelliErede, Gianni Origoni Grippo Cappelli, Chiomenti, Pirola Pennuto Zei, Legance e Nctm muovono circa un terzo del giro d’affari della Best 50.
In particolare, l’organizzazione guidata da Stefano Simontacchie Marcello Giustiniani, nel 2017, ha battuto un altro record diventando il primo…