Spheriens vince a Milano con l’Acf Fiorentina nella causa sul marchio “fiorentina.it”

Con la sentenza n. 3435 del 27 marzo 2024, il Tribunale di Milano ha accolto le domande formulate dal club calcistico Acf Fiorentina contro Zaffiro, titolare della testata giornalistica online “Fiorentina.it – il sito dei tifosi viola” e dei relativi marchi e nome a dominio “fiorentina.it”, nonché contro C&C Media, responsabile dei contenuti della testata.

La vicenda giudiziaria inizia nel 2020, quando la Acf Fiorentina, con gli avvocati Pier Luigi Roncaglia, Francesco Rossi e Valeria Zanon, partner dello studio Spheriens, chiede di far dichiarare la nullità del marchio registrato “fiorentina.it”, il trasferimento a suo favore del corrispondente nome a dominio e l’accertamento della contraffazione e della concorrenza sleale, con le pronunce consequenziali. Le convenute si sono difese sostenendo tra l’altro che, a fronte di tolleranza, il marchio in questione si è convalidato e il suo uso è perciò lecito.

Il Tribunale di Milano, dando atto della notorietà dei marchi della squadra “simbolo della città di Firenze”, si è espresso in favore della Acf Fiorentina, escludendo l’operatività della convalida. Secondo il Tribunale infatti la condotta contestata – anche considerate “l’ampiezza e l’eterogeneità dei prodotti e dei servizi rivendicati”, e le “attività di merchandising che consentirebbe di svolgere tale ampia registrazione, che comprende anche abbigliamento e calzature” – risulta connotata da una “volontà di confondersi o di agganciarsi a un segno anteriore precedentemente affermatosi sul mercato” e da uno “sfruttamento diretto e consapevole dell’immagine e della notorietà della squadra per accreditare una testata giornalistica autonoma e non collegata con essa”: elementi questi che integrano la malafede impeditiva della convalida.

Il Tribunale ha quindi dichiarato la nullità del marchio “fiorentina.it” e accertato l’illiceità dell’uso di questo segno, con ordine di inibitoria, trasferimento ad Acf Fiorentina del corrispondente nome a dominio e pubblicazione della decisione.

La sentenza è soggetta a impugnazione in appello.

redazione@lcpublishinggroup.it

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