Spese pazze, Ponti ottiene l’assoluzione per i capigruppo alla Regione Friuli
All’udienza del 18 aprile 2013 il GUP del Tribunale di Trieste ha concluso tutta la maxi inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” contestate al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. In particolare la Procura della Repubblica di Trieste contestava il reato di peculato aggravato a tutti i capogruppi del PD Gianfranco Moretton, del PDL Daniele Galasso, della Lega Nord Danilo Narduzzi e del Gruppo misto Roberto Asquini nonché ai consiglieri Massimo Blasoni ed Elio De Anna (PDL), Sandro Della Mea e Daniele Gerolin (PD) , tutti difesi dall’avvocato Luca Ponti (nella foto) di Udine.
Gli altri consiglieri degli stessi partiti sempre difesi dall’avvocato Ponti erano stati già prosciolti in sede di indagini preliminari.
L’ipotesi era quella di vedere i capogruppi responsabili, oltreché per le spese proprie ritenute illegittime, anche per omesso controllo e/o impedimento della legittimità dei rimborsi dei singoli consiglieri. A seguito di giudizio abbreviato a carico di Moretton, Galasso, Blasoni e Della Mea e di rito ordinario per gli altri imputati, tutti sono stati assolti perché il fatto non sussiste con diverse motivazioni con la sola eccezione del capogruppo della Lega Nord che ha avuto un parziale limite rinviando ad altro GUP.
Assolti in dibattimento, perché il fatto non sussiste, anche Maurizio Bucci, Piero Camber, Mara Piccin (già all’udienza preliminare) e Gaetano Valenti, tutti difesi dall’avvocato Giovanni Borgna del foro di Trieste. Lo studio Campeis, con un team composto da Giuseppe Campeis e Carlotta Campeis, invece, ha assistito Alessandro Tesini, ex presidente del Consiglio regionale, ottenendo l’assoluzione con formula piena.