Skadden sigla un accordo “preventivo” con l’amministrazione Trump

Anche la law firm Skadden Arps Slate Meagher & Flom Llp ha siglato un accordo con l’amministrazione Trump. Il colosso legale aveva saputo che l’amministrazione stava preparando un ordine esecutivo anche nei suoi confronti (un’iniziativa simile a quelle intraprese contro Paul Weiss e altri studi del cosiddetto mondo Big Law) e ha deciso di giocare di anticipo.

Sono cinque i punti dell’accordo.

Questo accordo prevede che:

  • Fornire un totale di almeno 100 milioni di dollari in servizi legali pro bono, durante l’amministrazione Trump e in futuro, a cause che il Presidente e Skadden sostengono in relazione alle seguenti aree: assistenza ai veterani e ad altri dipendenti pubblici, compresi i membri delle forze armate, le forze dell’ordine, i primi soccorritori e i funzionari governativi federali, statali e locali; garantire l’equità del sistema giudiziario americano; combattere l’antisemitismo.
  • Modificare la politica pro bono della law firm in modo che tutte le attività siano svolte a nome dello studio e garantire che le attività pro bono rappresentino l’intero spettro politico.
  • Continuare la missione della Fondazione Skadden di fornire servizi legali pro bono a un’ampia gamma di organizzazioni e individui meritevoli. Skadden finanzierà ogni anno non meno di cinque Skadden Fellows dedicati ai seguenti progetti: assistenza ai veterani, garanzia di equità nel sistema giudiziario, lotta all’antisemitismo e altri tipi di progetti simili. Inoltre, i laureati in giurisprudenza che riceveranno le borse di studio Skadden rappresenteranno un’ampia gamma di opinioni politiche, compresi gli ideali conservatori.
  • Lo studio affermare il suo impegno per l’assunzione, la promozione e la retention basati sul merito e non su criteri DEI. Comunque lo studio si avvarrà di un consulente esterno indipendente per assicurare che le pratiche di assunzione siano pienamente conformi alla legge, comprese, ma non solo, le leggi antidiscriminatorie.
  • Non negare l’assistenza a clienti, come gruppi politicamente svantaggiati che storicamente non hanno ricevuto assistenza legale dai principali studi legali nazionali, anche in questioni pro bono e a sostegno di organizzazioni non profit, a causa delle opinioni politiche personali dei singoli avvocati. Tuttavia, questo impegno non obbliga nessuno degli nostri avvocati dello studio ad assumere una rappresentanza specifica.

In una lettera inviata agli alumi della law firm che Legalcommunity.it ha avuto modo di leggere, lo studio si dice consapevole che «non tutti saranno d’accordo con la decisione presa», ma rivendica la convinzione che «un accordo incentrato sul nostro lavoro pro bono e sul rispetto della legge sia un risultato accettabile per garantire che Skadden continui a prosperare anche in futuro. Questo accordo non cambia la nostra identità».

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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