Sanzioni e dazi? Il biglietto per la crescita di Campa Avvocati

di Letizia Ceriani

Da piccola boutique lecchese nata nei primi anni Duemila, oggi riesce a creare e sviluppare sinergie tra Lecco, Milano e Bruxelles, contando su un organico di 30 unità, coordinate da 4 soci, Massimo Campa, Marina Pirovano, Andrea Santini e Matteo Aldeghi. «Prima che milanese, il nostro è uno studio lombardo con uno sguardo internazionale». Interpellato da MAG, l’avvocato Massimo Campa chiarisce fin da subito l’identità di Campa Avvocati.

Cuore lecchese, testa internazionale

Due i principali retaggi del founding managing partner. La formazione da giurista al fianco di Gianroberto Villa, ordinario di diritto privato dell’Università Statale di Milano, e il profondo rapporto con il tessuto imprenditoriale locale comasco-lecchese, avendo come principale obiettivo quello di seguire tutte le aree del diritto e fornire tutti i servizi legali al territorio e alle pmi, con uno studio multidisciplinare evoluto. Le competenze coprono quasi tutte le branche del diritto, dalla contrattualistica al contenzioso, da compliance e lavoro al diritto penale, dal diritto di famiglia a quello societario, dalla proprietà intellettuale al real estate, dalla crisi d’impresa all’M&A.

Negli ultimi tre anni Campa Avvocati ha portato a termine 20 operazioni di M&A (anche cross border, sfruttando la rete internazionale nel frattempo creata), dalla manifattura all’energy, dallo sport ai servizi, e saranno 9 nel solo 2025, diventando sempre più un punto di riferimento riconosciuto per le PMI del territorio lombardo che cercano nel processo di M&A uno strumento per la crescita e/o per il passaggio generazionale. Campa Avvocati è ormai abituata a collaborare con studi milanesi e internazionali con il medesimo linguaggio, restando un interlocutore vicino al piccolo/medio imprenditore, con un mix singolare di competenze tecniche e attenzione alla persona e all’azienda.

«Abbiamo la mentalità di avvocati legati al business, con un approccio “milanese”, rimanendo un’interfaccia attenta e sensibile per le pmi e in particolare per quelle della provincia ricca di eccellenze», spiega infatti Massimo Campa.

L’attività di Campa Avvocati si estende in Italia – dove, oltre Milano, Lecco e Como, ha sedi d’appoggio a Trieste e Roma – e in Europa, grazie a un’expertise approfondita nell’ambito del commercio internazionale e delle sanzioni.  Da qualche anno, infatti, Campa Avvocati si trova anche a Bruxelles, dove operano 6 risorse (guidate dal team leader Davide Rovetta) e dove si coltiva la materia del diritto doganale e internazionale, facendone un vero e proprio marchio di fabbrica. «Ci occupiamo di diritto europeo e di sanzioni dal 2019. Abbiamo seguito, per una questione relativa all’import di alluminio cinese, un cliente lecchese che contestava una scelta dell’Unione Europea sui dazi antidumping. Inizialmente abbiamo collaborato con alcuni colleghi esterni che, dopo due anni, visti i risultati raggiunti lavorando in squadra – abbiamo, infatti, ottenuto la sospensione dei dazi per l’importazione dell’alluminio dalla Cina in tutti i 27 Paesi membri (era successo solo altre due volte nei venti anni precedenti) – si sono uniti a noi. Bruxelles è una delle nostre basi principali, e con le sanzioni si è rivelata molto strategica».

Un primo lavoro fondamentale dello studio riguarda le indagini sui dazi, per lo più legate a procedure antidumping. In queste indagini si verifica se un prodotto viene importato in UE a prezzi inferiori al suo valore nel mercato di origine, così da indebolire slealmente la concorrenza europea. Una volta concluse le procedure di valutazione, possono essere imposti dazi, anche aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti. «La cosa interessante dei dazi, che molti non sanno, è che l’imprenditore o l’azienda interessata può legittimamente richiedere un’indagine – continua Campa – sul proprio settore di appartenenza se lo ritiene attaccato, oppure partecipare alle investigazioni in corso (anche per i rinnovi) se vuole liberalizzare o limitare le tariffe UE. In molti casi, le indagini portano a esenzioni o diminuzione dei dazi. E, a determinate condizioni, i provvedimenti sui dazi possono essere impugnati davanti al Tribunale dell’Unione Europea in Lussemburgo. Sono temi di grande attualità».

L’osservatorio di Campa Avvocati comprende un vasto spettro di aziende della piccola e media impresa italiana nei confronti delle quali svolge un’attività innanzitutto informativa. Spiega l’avvocato Campa: «I dazi vengono percepiti dagli imprenditori come un fatto irrevocabile e immutabile, ma non è proprio così. È importantissimo spiegare alle imprese tutto quello che dovrebbero sapere sul tema del commercio internazionale, delle sanzioni, dei regolamenti e degli accertamenti. In questo senso, è importante anche il lavoro con le associazioni europee d’importazione».

I dazi sono certamente un tema più che mai attuale. Oltre al più recente scenario inaugurato con il Liberation Day del presidente Trump – motivo per cui il network della boutique lecchese ha espanso i propri orizzonti, stringendo collaborazioni con alcuni studi oltreoceano – molti altri sono i fronti aperti: Ue, Cina, India, Brasile … La tendenza protezionistica si espande a macchia d’olio e avere relazioni internazionali e strumenti di lettura ed azione in questo ambito è la particolarità del nostro studio, dice Campa.

Il caso russo

Le sanzioni internazionali stabilite da Stati Uniti e paesi europei sin dall’origine del conflitto russo-ucraino nel 2014, e normate dai Regolamenti UE n. 268/2014 e n. 833/2014, sono state imposte ad aziende e imprenditori russi e hanno dettato un embargo che impedisce import/export da e per la Russia di diversi beni: dal 2022 vi è stato un deciso incremento della morsa sanzionatoria e da poco è stato emesso il diciannovesimo pacchetto di misure restrittive.

In questo contesto, Campa si è occupato, e continua a farlo, della difesa in Corte Europea (e davanti al Consiglio Europeo) di alcuni soggetti russi, persone fisiche o aziende, sanzionati dall’Unione Europea e inseriti nelle liste semestrali, ottenendo, in alcuni casi, la sospensione delle misure e il loro annullamento.

Caso emblematico quello dell’ex-pilota di Formula Uno Nikita Mazepin che ha ottenuto, con l’assistenza di Campa Avvocati, cinque sospensioni consecutive (caso unico) e nel 2024 l’annullamento delle sanzioni da parte della General Court dell’Unione Europea. Il problema si pone perché la lista delle persone sanzionate (Reg UE 269/2014) viene rinnovata ogni sei mesi dal Consiglio Europeo, per cui ottenuta la sospensione di un listing mentre è in corso la causa per il suo annullamento, ne viene emesso un altro (spesso per le medesime ragioni), così che si deve chiedere una nuova sospensione (c.d. interim measure). «Nel caso Mazepin, anche dopo aver ottenuto la prima sospensione (caso di per sé molto raro), il Consiglio europeo ha continuato a listare il pilota e noi a chiedere (e ottenere) sospensioni, sino alla definitiva vittoria e, successivamente, alla cancellazione dalla lista. Purtroppo, nel frattempo lo sportivo ha avuto un danno grave alla sua carriera in Formula Uno e stiamo tutt’oggi valutando la situazione».

Dal 2021, sempre in tema di sanzioni, lo studio assiste anche le aziende italiane ed europee per la compliance e l’esecuzione di contratti, mettendo a frutto la competenza acquisita con oltre 80 casi aperti al momento davanti alla Corte Europea del Lussemburgo.

Sul fronte operativo, Campa Avvocati si avvicina alla chiusura di un anno in crescita, costellato da operazioni importanti, tra cui la appena annunciata ristrutturazione di Tecno grazie all’ingresso di Invitalia, e, in “cucina”, altri quattro deal di M&A che si avvicinano al closing entro fine anno. Il modus operandi, spiega l’avvocato Campa, è quello di continui confronti con i leader del settore. Solo così, crescendo ogni giorno, si può aspirare a diventare interlocutori sempre più competenti e credibili, mantenendo salde le proprie radici, in una prospettiva internazionale.

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