Rucellai & Raffaelli vince in appello per il marchio Sergio Rossi

Con la sentenza n. 3057/2023 del 30 ottobre 2023, la Corte d’Appello di Milano ha confermato integralmente la sentenza del Tribunale di Milano che, accogliendo l’azione di accertamento negativo di non contraffazione promossa da Sergio Rossi, aveva accertato che i marchi della Sergio Rossi formati dalle lettere “SR” non costituiscono contraffazione dei marchi della Stefano Ricci formati dalle medesime lettere.

Sergio Rossi è stata assistita dallo studio Rucellai & Raffaelli con il founding partner Enrico Adriano Raffaelli, dal partner Michele Franzosi (nella foto) e dalla senior associate Ottavia Raffaelli (nella foto).

La pronuncia

In particolare, convenendo con quanto affermato dal Tribunale in primo grado, la Corte d’Appello ha escluso la sussistenza di un rischio di confusione tra i marchi (si veda l’immagine), rilevando come i marchi SR della Stefano Ricci debbano ritenersi marchi “deboli” connotati da uno scarso livello di notorietà presso il pubblico e come tra i marchi in questione sussistano, in ogni caso, significative differenze grafiche.

La Corte d’Appello ha altresì escluso che i marchi della Stefano Ricci potessero integrare una famiglia di marchi, osservando che ciò presupporrebbe l’esistenza di un “marchio capostipite” e di altri marchi che riproducano lo stesso nucleo fondamentale, identificativo ed evocativo di determinati prodotti, anche con eventuali mere varianti grafiche che, tuttavia, devono apparire accessorie e marginali rispetto al nucleo fondamentale considerato.

La sentenza della Corte d’Appello è ricorribile per Cassazione.

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