ROTONDI, LABLAW, ACCOMPAGNA SIRTI NEL PIANO ESUBERI
La crisi delle telecomunicazioni mette in difficoltà un altro nome storico dell'informatica italiana. È Sirti,azienda del made in Italy tecnologico attiva nel settore della così detta "ingegneria d'impianto" delle reti, cioè di tutti quei servizi che vanno dai contratti di manutenzione dei network telefonici, dallo scavo e dalla posa della fibra ottica fino alla realizzazione dei ponti radio e delle antenne. Legalcommunity.it ha sentito Francesco Rotondi, co-fondatore di Lablaw, che sta assistendo la compagnia nel suo piano di esuberi.
D. Avvocato Rotondi, si parla di circa 1000 esuberi. Che ruolo avrà LabLaw in questa ristrutturazione e quali saranno le tappe?
La collaborazione con Sirti va avanti già da alcuni anni: lo Studio ha assistito la Società sia nel corso della procedura di CIGS per crisi aziendale del 2010, che nella successiva procedura di ristrutturazione industriale del 2011. In considerazione del lavoro svolto, e dei relativi risultati, anche quest’anno la Direzione ha confermato la fiducia nello Studio chiedendo allo stesso di valutare gli impatti occupazionali derivanti dall’attuale e perdurante crisi del mercato impiantistico italiano, e di fornire assistenza in ambito giuslavoristico e sindacale a tutto tondo, partecipando in prima linea nelle fasi di pianificazione delle trattative sindacali, le quali verranno avviate ufficialmente il prossimo 6 marzo, con la convocazione presso il Ministero della Società, delle OO.SS. Nazionali e del Coordinamento Nazionale delle R.S.U.
D. Come si arriva a prendere un mandato di tale importanza?
L’acquisizione di Sirti nel beauty contest dello Studio è la conseguenza di una politica professionale adottata nel corso degli anni dai professionisti che ne fanno parte, fortemente improntata sulla specializzazione nel settore del diritto del lavoro e delle relazioni industriali che hanno reso LabLaw ed i suoi partner, leader nel mercato giuslavoristico italiano e quindi affidabili punti di riferimento per le medie e grandi aziende nazionali e straniere che operano nel nostro paese, tra cui v’è certamente la Sirti.
D. Aveva già lavorato in passato per Sirti o con l'attuale Ceo Stefano Lorenzi?
In verità, ho lavorato con entrambi. Con Sirti, come dicevo, la collaborazione prosegue oramai dal 2010, a far data dall’ingresso in Società dell’Ing. Lina in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, il quale si rivolse allo Studio per l’implementazione della procedura di CIGS che si chiuse con la sottoscrizione di un accordo sindacale il 3 agosto 2010 presso il Ministero del Lavoro. Con il cambio al vertice di Sirti nel 2011, ho ritrovato nell’Ing. Stefano Lorenzi la continuità professionale derivante dalla collaborazione con Alcatel-Lucent, dalla quale lo stesso proveniva e presso cui ricopriva la carica di AD.
D. Una ristrutturazione di questo tipo prevede poi che i lavoratori siano reintegrati e formati per le nuove avventure aziendali?
La condivisione sindacale della necessità di riduzione del personale manifestata da ogni grande azienda, non ultimo la Sirti, comporta quasi sempre che il personale venga coinvolto in percorsi di formazione e di riqualificazione in grado di consentirne la ricollocazione nei diversi settori produttivi dell’azienda. Diversamente accade, invece, per il personale in esubero appartenente a quelle attività che la Società, per esigenze di mercato, non è più in grado di proseguire, in favore del quale verrà richiesto l’intervento di tutti i trattamenti di solidarietà previsti dalla legge, al fine di favorirne la ricollocazione nel mercato del lavoro e, per chi ne ha i requisiti, l’accesso alla pensione.
D. Legalcommunity.it, come lei sa, è una community, cioè un luogo in cui oltre a professionisti, manager e imprenditori, si incontrano anche i giovani aspiranti avvocati. Cosa suggerisce ad uno studente universitario che vorrebbe fare il suo stesso lavoro e che si pone il problema di favorire, con la propria conoscenza, il taglio di 1000 dipendenti?
Ad uno studente universitario, come in generale ai giovani praticanti dello Studio che si accingono a partecipare ad operazioni di tale importanza, mi sento di dire che, sia per l’alto rilievo tecnico professionale che tali operazioni rivestono, sia per la delicatezza, sociale ed umana, delle materie trattate, la cosa più importante, oltre alla preparazione tecnico giuridica che è imprescindibile, è rappresentata dalle modalità con cui ciascuno approccia a vicende del genere. A ciascuno dei giovani collaboratori di Studio è richiesto di prendere parte attivamente agli incarichi professionali in favore della clientela, e di proporsi con umiltà e coraggio, rammentando che ciò che viene richiesto dal cliente all’avvocato è di fornire quegli strumenti normativi che il legislatore mette a disposizione delle aziende per l’implementazione di percorsi di riduzione del personale e/o di cassa integrazione, in cui il coinvolgimento del professionista, prima che emotivo, deve essere professionale, tecnico e responsabile sul piano sociale, requisiti tutti che si sviluppano con l’esperienza e il tempo.