Righini accelera su digitale e sostenibilità, senza perdere il valore della relazione

*di letizia ceriani

Fondato nella città scaligera negli anni ’60 e oggi alla seconda generazione di soci, lo studio di Commercialisti e Avvocati Righini è un riferimento nel territorio del Triveneto per il suo approccio innovativo alla consulenza aziendale. 25 i professionisti, tra commercialisti e avvocati, che si dividono tra Verona, la sede si trova in Piazza Cittadella, e Milano, in Via Monte di Pietà, equilibrati nella ripartizione. Dei 9 soci, sette sono figure senior, mentre due, Matteo Tambalo (in foto a destra) e Daniele Giacomazzi (in foto al centro), rappresentano il futuro della partnership dello studio. Legalcommunity li ha incontrati, insieme al senior partner Alberto Righini (in foto a sinistra), commercialista e revisore legale.

L’importanza di lavorare in team

Da qualche anno, Studio Righini è tra i 36 studi professionali facenti parte di ACB (Academics & Consultants for Business), un network che offre una consulenza aziendale multidisciplinare contando su circa 400 professionisti, tra commercialisti, avvocati e docenti universitari, attivi in 12 regioni italiane oltre che nella sede internazionale di Shanghai e in Lussemburgo. Utilizzando strumenti integrati, soggetti a costanti upgrade, soci senior e giovani professionisti cooperano per realizzare progetti di advisory offrendo soluzioni concrete. Seguendo una visione globale di condivisione e collaborazione, la rete lavora per soddisfare le esigenze aziendali inquadrandole in una prospettiva legale, fiscale e contabile. «Il dialogo costante tra i professionisti e il comitato culturale rende possibile questa sintesi, necessaria per soluzioni di successo», racconta Alberto Righini, esperto in Company Law, internazionalizzazione d’impresa e wealth advisory.

La firm veronese, pur essendo una realtà di dimensioni contenute ha organizzato l’attività in dipartimenti che, oltre all’attività ordinaria (bilanci, dichiarazioni e consulenza continuativa per gruppi di imprese), trattano pratiche di diritto amministrativo, diritto societario e operazioni straordinarie, diritto tributario con relativa assistenza nel contenzioso, assistenza nella crisi d’impresa, consulenza legale e contrattuale. A una parte di compliance più commercialistica, che come anticipato consiste in bilanci, dichiarazioni e consulenza societaria, si aggiunge un’attività importante legata alla contabilità dei patrimoni di famiglia; di questa si occupa la società fiduciaria di Righini e Associati che cerca di rispondere alla forte domanda dei clienti provenienti per lo più da aziende a conduzione famigliare. Lo Studio Righini partecipa infatti a Ver.fid (nata nel 1981), a Ver.trust (nata nel 2010), Orisea Family Office e AF Società di Amministrazione Fiduciaria, società fiduciarie autorizzate dal MISE e attive nell’erogazione di servizi fiduciari e di amministrazione di trust, con sede rispettivamente a Verona e a Milano. I servizi fiduciari erogati sono riconducibili a un’area corporate di natura aziendale e a una di natura familiare, e includono, per la parte corporate, la costituzione di società di capitali, adempimenti per le holding e mandati per l’acquisizione di partecipazioni, e, per i soggetti famigliari, l’amministrazione fiduciaria dei beni, patti di famiglia e acquisti di beni. «Lavoriamo per dare ai privati imprenditori un quadro complessivo del loro patrimonio, quindi non solo quello aziendale, ma anche gli immobili, le opere d’arte e tutto ciò che rientra nel patrimonio di famiglia. Una contabilità del patrimonio: questo è quello che stiamo facendo, collaborando con una società che vede come partner, oltre a noi, Cassi Depositi e Prestiti (Cdp) e altri investitori», raccontano i soci.

Lo studio coltiva inoltre una serie di consulenze in ambito amministrativo – relative al Pnrr e il settore dell’istruzione pubblica –, e legate ai temi dell’energia da fonti rinnovabili e della sostenibilità e vanta una considerevole esperienza nell’assunzione di cariche (sia quali componenti di consigli di amministrazione, sia quali componenti di organi di controllo e revisione), anche in società bancarie o quotate.

Come far stare insieme sostenibilità, digitalizzazione e innovazione

Nel Triveneto, l’innovazione è tutt’oggi un punto di grande lavoro. Moltissime le imprese di piccola e media dimensione e moltissima la strada da fare. Spiega Righini: «Noi consulenti abbiamo prima di tutto il compito di educare i nostri interlocutori, e questo richiede tempo, perché la semplice pratica non crea quel rapporto che invece noi vogliamo creare. Soprattutto con l’avvento dell’intelligenza artificiale, alcuni passaggi vengono saltati ed è un peccato».

Per adeguarsi ai numerosi cambiamenti che stanno riguardando i mondi professionali, quest’anno lo studio Righini ha lanciato una divisione dedicata alla digitalizzazione, fattore indispensabile per rendere le aziende sostenibili, efficaci e competitive. A lavorarci, tre professionisti dello studio, coadiuvati dal consuel Bashar Jabban, esperto in trasformazione digitale e consulente strategico, che conta su una rete di contatti negli Stati Uniti, in Inghilterra e anche in Medio Oriente. «Il dipartimento nasce per dare una consulenza di compliance e per fornire un supporto normativo ai clienti, specifico non solo sui singoli prodotti, ma anche sul loro utilizzo. Il dipartimento nasce da un’esigenza del cliente e da una competenza interna. Tutti sappiamo che la digitalizzazione è una rivoluzione già in atto, gli imprenditori ne sono sempre più consapevoli ma sono ancora poco informati. È necessario fornire loro delle coordinate: l’IA non potrà mai prendersi cura del cliente, né dimostrare le situazioni di interesse o le conseguenze di determinate scelte», sottolinea il founding partner.

Il digitale è legato a doppio filo con i temi della sostenibilità, richiesta molto sentita nelle zone di attività dello Studio Righini. Molte aziende hanno iniziato un percorso più “green”, e cercano di ottenere le certificazioni di B Corp o di Società Benefit, o anche solo di compilare il bilancio di sostenibilità. «A questo proposito – racconta Righini – insieme ad ACB, abbiamo costruito un team che opera su questo fronte, cercando di fornire un servizio di qualità. Ed ancora, insieme al professor Mauro Bini, il nostro presidente di ACB Valutazioni, noto esperto dell’ambito valutativo, siamo in grado di fornire una valutazione che permetta di elaborare strategie strutturali, sottolineando i punti di forza ed eventualmente le fragilità. In sintesi, lavoriamo per accompagnare la crescita dell’impresa, affrontando problemi attualissimi, come per esempio il passaggio generazionale, per una valorizzazione interna ed esterna. E, avendo dimensioni contenute, scegliamo con estrema cura quali incarichi accettare per non sovraccaricare le nostre risorse».

Il rapporto con il cliente

«Di fronte al cliente – persona giuridica o impresa – ci siamo sempre concepiti come mediatori esperti», continua Righini. «Il rapporto di fiducia che si viene a creare con il cliente ha la natura di un rapporto professionale, ma in una dimensione di cura che supera di gran lunga il peso della parcella». I professionisti dello studio prepongono un importante investimento sul rapporto fiduciario con il cliente, accompagnandolo non solo nella ricerca della soluzione giusta per il singolo problema all’ordine del giorno, ma in un percorso a lungo termine improntato sul futuro. «Questo discorso vale per il cliente corporate e per la persona fisica, l’imprenditore, anche in un’ottica di pianificazione del patrimonio e di passaggio generazionale». Avere qualcuno di professionale e competente che aiuti a mettere a sistema un problema, rientra a tutti gli effetti in una consulenza su misura.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

SHARE