Retroattività della legge più favorevole: un precedente firmato MB
Lo studio MB, con un team formato dai soci Luca Masotti e Carlo Piatti e dall’associate Roberta Brussolo ha ottenuto una importante sentenza sull’applicazione del principio di retroattività della legge più favorevole in materia di sanzioni amministrative.
La società cliente era stata sanzionata dall’autorità amministrativa competente per aver effettuato delle esportazioni di P.A.T. (Proteine Animali Trasformate) verso Paesi Esteri (Turchia e Russia), vietate ai sensi del Regolamento CEE 999/2001, vigente al tempo delle esportazioni. Successivamente, con l’entrata in vigore del Regolamento UE 27/2016, quelle esportazioni sono state qualificate come pienamente legittime. La questione nodale si sostanziava quindi sull’applicazione (o meno) del principio di retroattività della legge più favorevole nel sistema delle sanzioni amministrative
Il giudice, accogliendo la tesi del team di Masotti Berger Cassella, ha proceduto ad una rigorosa applicazione della recente pronuncia della Corte Costituzionale n. 193 del 2016 e ha ritenuto che, nel caso di specie, sussistessero i criteri Engel (ritenuti dal Giudice tra di loro alternativi e non cumulativi) ossia, in particolare, la natura afflittiva (e non risarcitoria) della sanzione e la ratio di tutela di un bene erga omnes. Riconosciuta così la natura “convenzionalmente penale” dell’illecito “formalmente amministrativo” contestato alla società cliente, il giudice ha applicato il principio di retroattività della lex mitior e ha dichiarato la legittimità delle esportazioni di P.A.T. La sentenza ha un importante “valore di precedente” se si pensa che, per quanto noto ed emerso nel Giudizio, è l’unico esempio in cui, nella materia contestata, la giurisprudenza di merito si è sinora pronunciata in senso conforme alla giurisprudenza della CEDU.