Rating, le agenzie vincono il processo

Si è concluso con un’assoluzione piena il processo in cui Clifford Chance ha difeso Standard & Poor’s nell’indagine penale aperta dalla Procura di Trani nel 2011 per presunta manipolazione del mercato in relazione al declassamento del debito sovrano italiano.

Oltre alla società, sono stati assolti cinque tra analisti e managers dell’agenzia, in uno dei casi di abuso di mercato più rilevanti degli ultimi anni. Si tratta della prima sentenza connessa all’operato di un’agenzia di rating mai emessa da un tribunale in Italia: «Sono stati anni di intenso lavoro che hanno consentito di dimostrare la correttezza delle azioni di rating emesse da Standard & Poor’s, oggi ottenendo il riconoscimento dell’infondatezza delle accuse mosse», hanno commentato il partner Antonio Golino (nella foto) e il counsel Jean-Paule Castagno.

Clifford Chance ha difeso Standard & Poor’s con un team guidato da Golino e composto dal counsel Castagno, dall’associate Andrea Stigliano e dal trainee lawyer Laura Scaramellini. Lo studio legale Alleva è stato co-difensore dell’agenzia di rating, con l’avvocato Guido Carlo Alleva. Golino ha inoltre assistito gli analisti coinvolti nell’indagine insieme agli avvocati Alleva e Roberto Borgogno. Il counsel Jean-Paule Castagno ha assistito Yann Le Pallec, in quanto Head of Corporate and Government Ratings Europe all’epoca dei fatti, insieme all’avvocato Luigi Isolabella. L’ex Presidente di S&P Ratings Services Deven Sharma è stato difeso dall’avvocato Francesco Isolabella e dal professor Angelo Giarda.

Assoluzione anche per Fitch e l’analista David Willmoth Riley che sono stati difesi da Andrea Rossetti e Marco Calleri dello studio Mucciarelli.

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