Querelle dell’intrecciato: Franzosi Dal Negro Setti vince per Franco martini

La Corte d’Appello di Firenze, con sentenza emessa il 5 luglio 2016, nel giudizio tra la nota casa di moda Bottega Veneta e Franco Martini S.r.l., ha confermato la nullità del marchio c.d. “intrecciato” della maison. Il Collegio ha accolto le argomentazioni svolte già in primo grado da Franco Martini S.r.l., assistita da Vincenzo Piccarreta, partner dello studio Franzosi Dal Negro Setti, secondo cui la raffigurazione di un lembo di pelle semplicemente intrecciata non possa essere tutelata come valido marchio d’impresa per carenza di originalità, capacità distintiva e contrarietà all’art. 9 del Codice della Proprietà Industriale. Il Collegio fiorentino ha peraltro ripercorso gli insegnamenti della Cassazione nel caso riguardante la nullità della registrazione come marchio di una lavorazione del cuoio (detta a “granopaglia”) da parte dell’azienda Louis Vuitton. Sulla scorta di tale giurisprudenza, la sentenza ha ribadito che la concessione di un marchio per un tipo di lavorazione standardizzata – quale il motivo ad intreccio di Bottega Veneta – creerebbe monopoli tali da incidere negativamente sulla concorrenza e sullo sviluppo dell’economia.

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