Quella storia infinita tra gli avvocati e le tariffe

di nicola di molfetta

Con il provvedimento n. 25868 del 10 febbraio 2016 l’Agcm, che tutti siamo soliti chiamare autorità Antitrust, ha inflitto al Cnf una sanzione di 912.536,40 euro per non aver posto termine alle condotte restrittive della concorrenza già sanzionate dalla stessa Autorità con una multa di identico importo (provvedimento n. 25154 del 22 ottobre 2014), poi ridotta a 513.914,17 euro (provvedimento n. 25705 dell’11 novembre 2015). ?La sanzione si riferiva al parere n. 48/2012 (cosiddetto caso “AmicaCard”) con il quale il Cnf avrebbe, a detta dell’autorità, limitato l’utilizzo di un canale promozionale e informativo attraverso il quale si pubblicizza anche la convenienza economica della prestazione professionale.

Tra la sanzione precedente e quella appena comminata, il conto presentato dall’ente guidato dall’avvocato Giovanni Pitruzzella potrebbe costare al Consiglio nazionale forense, una somma vicina a quella messa a budget per il quotidiano Il Dubbio, che l’organismo di rappresentanza istituzionale dell’avvocatura si appresta a mandare nelle edicole nel corso di questo mese di marzo (si veda il numero 52 di MAG).

Ma il punto non è questo. Bensì il tema del prezzo dei servizi legali.

Da quando, dopo le lenzuolate di Bersani, l’avvocatura è stata privata del riferimento sicuro dei minimi tariffari obbligatori, che levavano dall’impiccio di dover dare un valore alle prestazioni e ai servizi forniti ai propri clienti, per la categoria riuscire a maneggiare la leva del prezzo nella gestione dei propri rapporti commerciali con gli assistiti è diventato un vero e proprio rompicapo.

Bloccare i tentativi di sfruttare la variabile tariffaria come stratagemma concorrenziale è stato solo uno dei temi che si sono posti agli organi di governo della categoria. Il problema più grosso e più diffuso si è presentato all’origine delle dinamiche di mercato. ? Quanto bisogna far pagare un decreto ingiuntivo? E un parere? E quanto è giusto far pagare la strutturazione di un finanziamento o la revisione dello statuto di una società ovvero il lavoro necessario a quotarla in Borsa? In tanti, tra i professionisti italiani, si sono trovati spiazzati. E in molti hanno cominciato a usare i parametri come riferimento alternativo rispetto ai cari vecchi minimi. Ma si è trattato di una soluzione poco efficace oltre che impropria. Che, peraltro, ha dato vita anche a contenziosi con gli avvocati da una parte, a pretendere la liquidazione delle proprie parcelle calcolate sulla base di questi nuovi indici e i clienti dall’altra fermi nell’intenzione di non sborsare nemmeno un centesimo in più di quanto ritenuto “giusto” per l’assistenza ricevuta.

Il più recente tentativo di trovare una quadra è arrivato con la promozione di una proposta di legge sull’equo compenso per l’avvocato «nei rapporti contrattuali con altri operatori economici». In linea di principio, l’obiettivo di questa norma dovrebbe essere quello di debellare il fenomeno delle convenzioni capestro che molti “clienti forti” impongono ai loro legali rasseganti a lavorare per cifre al di sotto della soglia di dignità.

Ancora una volta, però, l’avvocatura sta cercando di superare con una norma le leggi di mercato. Infatti, al di là di situazioni patologiche, che sicuramente esistono e che tutti deprechiamo, non bisogna dimenticare che poter gestire liberamente la leva del prezzo di una prestazione legale è una chance competitiva che non può essere cancellata con un colpo di spugna.

Gli avvocati, come qualsiasi altro fornitore di servizi, devono imparare a stare sul mercato. A muoversi in equilibro tra domanda e offerta. A organizzare i propri studi secondo criteri di efficenza che li rendano competitivi e in grado non lavorare in perdita. Il controllo dei costi, la gestione dei processi produttivi sono attività che devono diventare normali all’interno degli studi. Nessuna impresa beneficia di clausole di equo compenso. ?E se gli studi legali vogliono essere riconosciuti come imprese professionali (anche per accedere ai fondi europei, come raccontiamo in questo MAG) devono convincersi che l’epoca delle tutele è finita. E che più che continuare a guardare indietro e a rimpiangere i bei tempi che furono, bisogna cominciare a guardare avanti e costruire la professione che sarà.

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Sommario

Agorà

  • MACCARONE, OF COUNSEL DI 5LEX
  • UNICREDIT RAFFORZA IL TEAM SPAGNOLO
  • PEZZULLI A CAPO DEL LEGALE DI ITALIONLINE
  • LA SCALA CHIUDE IL 2015 A 17,4 MILIONI
  • ICCREA HOLDING AFFIDA LA DIREZIONE GENERALE A LEONARDO RUBATTU
  • GORLA È DIRETTORE SERVIZI GIURIDICI DI GAS NATURAL ITALIA
  • TONETTI È CHIEF LEGAL OFFICER DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI
  • GRECO NELLA PARTNERSHIP DI EVERSHEDS
  • MAURI È LEGAL AFFAIRS DIRECTOR DI ERMENEGILDO ZEGNA
  • BIANCHI DIRETTORE DELL’AREA MERCATO DEI CAPITALI DI ASSONIME
  • SAMPERI CRESCE IN LS LEXJUS-SINACTA
  • CONTI CON CEREDA E ANGELLI LANCIANO UN FONDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
  • GABRIELLI, FULL EQUITY IN GATTAI MINOLI AGOSTINELLI

Il barometro del mercato
IL RISIKO DELL’EDITORIA LO FIRMANO I BIG ITALIANI
BonelliErede, Pedersoli e Chiomenti al lavoro sul merger tra L’Espresso e Itedi. De Matteis chiude per Mastercard la partita con l’Antitrust. Saipem scuote l’equity capital markets

Sotto la lente
DUECENTO PERSONE E 23 PARTNERS COSÌ RIPARTE MAZARS ITALIA  
Per la prima volta dopo il passaggio dei soci italiani a Bdo Italia, la società scopre le carte sul futuro. A MAG il partner responsabile per l’Italia Pascal Jauffret svela: «Il nostro obiettivo è ritornare al punto in cui eravamo prima dell’estate e raggiungere almeno i 50-60 milioni di euro di fatturato»

Strategie
DI TANNO E IL VALORE DELLA STABILITÀ
Promozioni e nuovi ingressi. Messi da parte i progetti di fusione con altri player, lo studio investe nella crescita e in particolare in professionisti capaci di sviluppare business.

Passaggi generazionali
LA SVOLTA DI PAVIA HARCOURT
Cambio della guardia al timone della boutique di New York. Il neo managing partner, Giovanni Spinelli, spiega a MAG cos’è lo studio oggi e come potrà evolvere nei prossimi anni. 

Follow the money
LA STAMPA È MORTA? NON IN INDIA 
di laura morelli

Scenari
BUSINESS FA RIMA CON BREXIT
Esperti a confronto sulle prospettive legate al rischio di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Gli avvocati minimizzano. Ma le banche e le imprese tremano. 

Il tema
COSÌ SI MISURA IL VALORE PRODOTTO DAI LEGALI IN HOUSE
Strutture e professionisti si dimostrano non solo un centro di costo. Cresce in Italia il ricorso ai key performance indicator. Il modello Eni e l’approccio delle grandi istituzioni bancarie e assicurative.

Fondi europei
UN TESORETTO PER GLI AVVOCATI CHE FANNO IMPRESA
La legge di Stabilità 2016 consente ai professionisti di partecipare ai bandi per l’assegnazione delle risorse comunitarie. In ballo ci sono 44 miliardi

Osservatorio Innovazione Digitale
NEL 2015 SUPERA 1 MILIARDO DI EURO LA SPESA ICT DEGLI STUDI PROFESSIONALI 
Cresce la digitalizzazione di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. Secondo l’annuale rilevazione della School of Management del Politecnico di Milano, la spesa media per studio è 9 mila euro.

Direct lending
“CREDIT FUNDS” EFFETTIVA PARTENZA O CHIUSURA?
di romeo battigaglia

Il sigillo
BUSANI: I SOCI DI CAPITALE? UN RISCHIO PER LE PROFESSIONI LEGALI
Il notaio mette in guardia dai rischi della norma contenuta nel ddl concorrenza  E dice no alle alleanze tra pubblici ufficiali e avvocati: «Sono incompatibili con la deontologia».

L’azienda
HERNO: ’MADE IN’ E TTIP SALVERANNO LA MODA 
Parla Claudio Marenzi, numero uno della società produttrice di piumini di lusso. I dazi sono un ostacolo per il settore. Il fatturato 2016 è atteso a 78 milioni.

Latitudini
LA RIFORMA DELLE BCC? UN PERICOLO PER IL MEZZOGIORNO 
Parla Emanuele di Palma, direttore generale della Bcc San Marzano di San Giuseppe, in Puglia: «La riforma andava fatta tenendo più in considerazione le esigenze e le specificità dei territori»

L’intervento
LITE TEMERARIA L’ITALIA SI FA STRADA NEL PANORAMA EUROPEO
di massimo militerni

Diverso sarà Lei
OSCAR 2016, AND THE WINNER IS… NON CERTO LA DIVERSITY
di silvia pasqualotto

LEGALCOMMUNITY FINANCE AWARDS 2016
Il gala dei consulenti legali in ambito finanziario si conferma evento di riferimento per il settore.

Istruzioni per l’uso
BUSINESS PLAN DI STUDIO UN VESTITO SU MISURA
di mario alberto catarozzo

Le tavole della legge
PAUSA ANNI ’60 IN DROGHERIA 
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 13 posizioni aperte, segnalate da 9 studi legali: Bacciardi Studio Legale, BonelliErede, Ferrari Pedeferri Boni, LS Lexjus Sinacta, Norton Rose Fulbright, Portolano Cavallo, Russo De Rosa e Associati, Zitiello e Associati.
I professionisti richiesti sono in totale 13 tra associate, junior associate, trainee, receptionist e business developer. Le practice di competenza comprendono diritto societario e tributario internazionale, international litigation, corporate m&a, diritto commerciale e del lavoro, private equity, recupero credito, diritto fallimentare, business development.
    
L’intruso
Inaugurazione a Milano per la nuova sede di Dramis Ammirati

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