QUATTRO COSE DA SAPERE SULLA CRESCITA DI GRANDE STEVENS
Espansione nazionale. Sinergie nel penale d’affari. Flessibilità delle competenze. E massimo rigore nella gestione della partnership. Sono queste le quattro caratteristiche che hanno caratterizzato il percorso dello studio Grande Stevens negli ultimi due anni e che gli hanno consentito di far fronte a due questioni cruciali per il proprio sviluppo: il ridimensionamento del mercato torinese (legato al diradarsi della galassia Agnelli, sempre più proiettata su una dimensione internazionale) e la crisi congiunturale che ha inchiodato il Paese in una lunga recessione e di cui non si vede ancora la fine.
FATTURATO. IL 2013 È GIÀ A 16,3 MILIONI. Partendo dai numeri, gli effetti di questo processo di nazionalizzazione del raggio d’azione dello studio appaiono subito chiari. Nei primi nove mesi del 2013, Grande Stevens ha realizzato un giro d’affari stimabile attorno ai 16,3 milioni di euro. Un risultato di riguardo se si considera che il 2012 si è chiuso a 18,3 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente archiviato con 16,5 milioni di ricavi. L’anno in corso, quindi, dovrebbe quantomeno consolidare il risultato dell’esercizio precedente. Anche se…
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