PROFILI ANTITRUST NEI RAPPORTI UE – CINA: SIGLATO IL MEMORANDUM D’INTESA A BRUXELLES

di Lucio D'Amario*

Il 20 settembre 2012, a Bruxelles, è stato firmato un memorandum di intesa in materia antitrust tra la Commissione Europea e le autorità cinesi.

Gli accordi bilaterali come strumento di tutela della concorrenza in un’economia globalizzata.

L’attuale contesto di economia globale accresce la complessità dei casi all’esame delle autorità antitrust e richiede una sempre maggiore interazione fra queste, anche al fine di ridurre il rischio di decisioni confliggenti. Per quel che riguarda in particolare la Cina, si ricorda a titolo di esempio che le autorità cinesi hanno autorizzato in passato alcune acquisizioni a condizioni più stringenti rispetto alle autorità europee e statunitensi (cfr. acquisizione della divisione hard disk drive di Samsung da parte di Seagate; acquisizione di Viviti Technologies Ltd. da parte di Western Digital; acquisizione di Motorola Mobility Inc. da parte di Google Inc.), mentre altre operazioni sono state autorizzate più rapidamente e con vincoli minori (cfr. acquisizione di Goodrich da parte di United Technologies).

Ad oggi, l’Unione Europea ha stipulato svariati accordi bilaterali, in materia antitrust, con paesi terzi. In particolare, sono stati firmati: (i) accordi di cooperazione con Stati Uniti, Canada, Giappone e Corea; (ii) intese bilaterali non vincolanti con Brasile, Russia e Cina, che si limitano a stabilire una cornice volta a facilitare lo scambio di esperienze e informazioni non confidenziali; (iii) accordi di associazione e partnership economica, in particolare con Marocco, Algeria e alcuni paesi del Sud America, nonché un Customs Union Agreement con la Turchia, che, nell’ambito di una più ampia cooperazione tra firmatari, contengono inter alia previsioni in materia di concorrenza. Un elenco completo degli accordi stipulati dall’Unione Europea è disponibile sito web della Commissione Europea al seguente link: http://ec.europa.eu/competition/international/bilateral/index.html.

Nell’ambito di un’auspicabile sempre più stringente cooperazione tra le autorità di diversi paesi, il Memorandum of Understanding con le autorità cinesi rappresenta un importante passo in avanti.

La cooperazione tra Unione Europea e Cina in materia antitrust.

L’avvio della cooperazione tra Unione Europea e Cina in materia antitrust risale formalmente al 2004, con la sottoscrizione dei Terms of Reference of the EU-China Competition Policy Dialogue da parte di Mario Monti (allora Commissario Europeo per la Concorrenza) e Bo Xilai (all’epoca Ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese). L’accordo prevede occasioni di confronto su questioni sostanziali (fra cui, in primis, accordi anticoncorrenziali e concentrazioni) e procedurali/applicative, da svolgersi almeno una volta all’anno attraverso scambi di opinioni, esperienze ed assistenza tecnica tra Commissione Europea ed il Ministero del Commercio cinese (Mofcom). Nella pratica, il dialogo avviato nel 2004 si limita a porre le basi per un canale ufficiale di cooperazione fra le autorità in materia antitrust.

A seguito dell’entrata in vigore, il primo agosto 2008, della normativa cinese a tutela della concorrenza, la Anti Monopoly Law of China, si è intensificata l’esigenza di collaborazione e dialogo con le tre autorità cinesi competenti per l’applicazione di questa legge: la National Development and Reform Commission (NDRC), che vigila sulle intese anticoncorrenziali e gli abusi di prezzo, la State Administration of Industry and Commerce (SAIC), che vigila sulle intese anticoncorrenziali e gli abusi non di prezzo, ed il Mofcom che ha invece competenza in materia di concentrazioni.

La volontà dell’Unione Europea di intensificare i rapporti con la Cina, in considerazione della sempre più preponderante posizione sulla scena politica ed economica mondiale di quest’ultima, ha portato alla sottoscrizione, lo scorso 20 settembre, del “Memorandum of Understanding on Cooperation in the area of anti-monopoly law” tra la direzione concorrenza della Commissione Europea e le autorità cinesi NRDC e SAIC.

Il Memorandum of Understanding riguarda intese, altri accordi restrittivi della concorrenza ed abusi di posizione dominante (ma non le concentrazioni), e stabilisce che le competenti autorità europee e cinesi non solo si confrontino su tematiche sostanziali e procedurali/applicative riguardanti queste materie, ma si scambino anche informazioni non confidenziali su singoli casi rientranti nell’ambito di applicazione del Memorandum of Understanding. Il nuovo accordo segna dunque una cooperazione più profonda, ma ha una portata meno ampia del Terms of Reference of the EU-China Competition Policy Dialogue, dato che non si applica alle concentrazioni.

Perché il Memorandum of Understanding segna un passo importante?

Ci si può attendere che il Memorandum of Understanding del 20 settembre avrà un ruolo importante nel processo di cooperazione tra Unione Europea e Cina in materia antitrust.

Dal punto di vista tecnico, l’accordo permetterà uno scambio di informazioni ed esperienze rilevanti per lo sviluppo di un approccio condiviso, anche in considerazione dell’esperienza acquisita dalle autorità cinesi successivamente all’entrata in vigore della già citata Anti Monopoly Law of China.

Inoltre, la possibilità di scambiare informazioni (non confidenziali) aiuterà a meglio valutare le problematiche ed i rischi connessi ai casi di volta in volta in esame e, auspicabilmente, ad adottare decisioni non confliggenti. Peraltro, vale rilevare come strumenti di cooperazione rafforzata a livello bilaterale con la Cina in materia antitrust siano particolarmente importanti anche in considerazione del fatto che la Cina non partecipa all’International Competition Network, l’organizzazione internazionale che persegue l’obiettivo di armonizzare le politiche dei paesi aderenti e favorire la reciproca cooperazione in materia antitrust.

Fay Zhou, counsel presso il Dipartimento Antitrust di Linklaters a Pechino, nello spiegare l’importanza del Memorandum of Understanding, ha sottolineato che “sebbene la Commissione Europea e le autorità cinesi NDRC e SAIC abbiano già discusso informalmente una serie di temi, questo accordo darà riconoscimento formale alla loro cooperazione. In particolare, permetterà loro di scambiarsi informazioni non riservate su singoli casi antitrust, tra cui saranno comprese anche le indagini sui cartelli globali. La NDRC e la SAIC hanno recentemente aumentato in misura rilevante il proprio organico sia a Pechino che presso le agenzie provinciali presenti nel paese. Si è conseguentemente assistito ad un incremento dell’attività di prevenzione, in particolare per quanto concerne i cartelli.

Al contempo, il Memorandum of Understanding segna un passo significativo nell’evoluzione delle relazioni internazionali tra Unione Europea e Cina in considerazione dell’attuale contesto economico e del ruolo centrale che la Cina riveste a livello globale. La Cina è infatti il secondo partner commerciale dell’Europa (gli scambi commerciali tra Unione Europea e Cina ammontano ad un miliardo di euro al giorno e nel 2010 gli scambi con la Cina hanno rappresentato il 13,9% degli scambi commerciali totali dell’UE), nonché il primo fornitore dell’Unione Europea di prodotti manufatti ed il paese verso cui l’Unione Europea ha il più grande deficit commerciale bilaterale (cfr. Guidelines on the EU’s Foreign and Security Policy in East Asia, pubblicate dal Segretariato Generale del Consiglio dell’UE il 15 giugno 2012, consultabili al link http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressdata/en/misc/97842.pdf, e la pubblicazione Rapporti più stretti tra UE e Cina, consultabile al link http://ec.europa.eu/news/external_relations/120216_it.htm).

Anche recentemente, José Manuel Barroso, attuale Presidente della Commissione Europea, ha dichiarato che “la partnership UE-Cina è una delle più importanti a livello mondiale” ed ha ricordato il ruolo fondamentale che essa svolge per “la stabilità e la prosperità su scala globale”, mentre nelle citate Guidelines il Segretariato Generale del Consiglio dell’Unione Europea ha richiamato l’attenzione sull’importanza dello sviluppo delle relazioni e degli scambi con la Cina, affermando che “the EU should work actively to foster China’s emergence as a successful and fully engaged member of the international community”. L’auspicio è che il Memorandum of Understanding del 20 settembre si traduca in uno strumento di fattiva collaborazione tra le autorità europee e cinesi, e che si giunga presto ad un’intesa che porti ad una maggiore co-operazione anche nel settore del controllo delle concentrazioni.

*Counsel e Responsabile Dipartimento Antitrust di Linklaters

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