Portolano Cavallo partner dell’Osservatorio Telematics, Connected Insurance & Innovation di Ania e Bain

Portolano Cavallo ha collaborato per gli aspetti legali all’Osservatorio Telematics, Connected Insurance & Innovation, think tank creato da Ania – Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici – e Bain Company per studiare l’impatto dell’Internet of Things nel settore assicurativo. A distanza di un anno dall’avvio delle attività, sono stati presentati ieri a Roma i risultati dell’Osservatorio, che ha visto il coinvolgimento di 25 gruppi assicurativi internazionali e altri venti partner. Tra le principali evidenze, è risultato che il mercato italiano rappresenta l’eccellenza internazionale nell’ambito dell’Insurtech e nell’utilizzo dei telematics: già a fine 2015, in Italia quasi cinque milioni di auto erano dotate di una black box assicurativa rappresentando quasi il 50% del mercato mondiale, con più di 26 compagnie assicuratrici che avevano in gamma questo prodotto.

Secondo le stime dell’Osservatorio Connected Insurance la leadership del mercato italiano continuerà anche nei prossimi anni superando i 13 milioni di polizze assicurative telematics entro il 2020. Le compagnie assicurative stanno utilizzando in maniera crescente i dispositivi tecnologici per definire al meglio i profili di rischio della clientela, con interessanti questioni sotto il profilo della tutela della riservatezza dei clienti interessati; Laura Liguori, socia di Portolano Cavallo e parte del progetto di Ania e Bain, ha spiegato: “Il Regolamento Europeo sulla Privacy che si applicherà a partire dal 25 maggio 2018, introduce i concetti di pseudonimizzazione e separazione, già noti anche nel quadro normativo attuale, ma non espressamente regolati. Queste misure di sicurezza consentono ai titolari di adottare un approccio flessibile e graduato, basato sulla valutazione dei rischi connessi al trattamento. Si aprono nuove opportunità di utilizzo dei dati personali, nel rispetto di principi quali la minimizzazione e la valutazione di impatto. Sarà interessante verificare il punto di vista del Garante e dei suoi colleghi europei con riferimento alle nuove tendenze che si stanno sviluppando nell’ambito dell’Insurtech, dove i dati raccolti presso il consumatore – sempre connesso attraverso il suo smartphone o altri device – sono l’elemento chiave per offrirgli coperture assicurative personalizzate, servizi di prevenzione e una customer experience adeguata alle sue aspettative”.

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