Portolano Cavallo mette il life science nel mirino
Schema che vince non si cambia. Anzi, si replica. Lo studio Portolano Cavallo punta allo sviluppo di una nuova linea di business nel life science. A rivelarlo sono i name partner Francesco Portolano e Manuela Cavallo (nella foto) che MAG ha incontrato nei giorni scorsi per fare il punto sull’andamento della boutique. «L’apertura al life science», spiega Portolano, «si inserisce coerentemente nella nostra strategia complessiva che consiste nell’essere uno studio di prima fascia nelle attività che svolgiamo».
Detto altrimenti, lo studio punta a replicare la sua esperienza nel Tmt (che oggi non solo rappresenta un terzo del fatturato ma anche la specializzazione che più caratterizza l’associazione) anche nel life science. La scelta di questo settore di specializzazione non è stata casuale. «Il life science», prosegue Portolano, «ha molti punti di contatto con il digital (non lo chiamiamo più Tmt, è un termine diventato obsoleto). E questo ci permette di avviare da subito sinergie che ci consentono di operare nel settore e in particolare in aree di pratica in cui siamo già leader». Alcuni esempi? «Penso all’utilizzo dei big data nella ricerca scientifica. O allo sviluppo delle app mediche. Abbiamo deciso di partire da qui per investire nella costruzione di un’expertise di eccellenza».
Tuttavia, al di là della legittima ambizione imprenditoriale e professionale, Portolano chiarisce subito che «ci vorrà del tempo per diventare dei numeri uno, ma sappiamo dove vogliamo arrivare. E sappiamo come fare». «Questa volta, inoltre», aggiunge Cavallo, «non partiamo da zero. Abbiamo una base di clienti e attività già in corso. E proprio il renderci conto che avevamo già un’attività di life science di una certa entità (in particolare connessa al digital nell’health care) ci ha convinto a investire ulteriormente nel settore».
Uno dei primi step sarà sicuramente il rafforzamento nel farmaceutico dove lo studio, al momento, è assente. Qui un primo contributo arriverà anche dalla neo counsel Lydia Mendola (appena arrivata nello studio dopo diversi anni trascorsi in Allen & Overy) e dalla sua expertise in materia di proprietà intellettuale (area in cui lo studio lo scorso anno ha investito con l’ingresso di Davide Bresner). Ma con tutta probabilità Portolano Cavallo dovrà ricorrere anche a dei lateral hire….
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