Ponti DePauli Partners assiste i Comuni delle Valli del Natisone contro il progetto eolico “Pulfar”
Lo studio legale Ponti DePauli Partners ha prestato assistenza giuridico-amministrativa al Comune di Torreano, anche in qualità di ente delegato e coordinatore dei Comuni di Cividale del Friuli, Moimacco, Pulfero e San Pietro al Natisone, nel contesto del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA ex art. 19 del D.Lgs. 152/2006, attivato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in relazione al progetto per un impianto eolico denominato “Pulfar”.
L’intervento progettuale – avente potenza nominale pari a 28,8 MW e integrato con sistema di accumulo da 20 MW – prevede l’installazione di quattro aerogeneratori alti 200 metri sul crinale del monte Craguenza, in un’area di altissimo pregio ambientale e paesaggistico, ricadente nei territori dei cinque Comuni interessati.
Con atto formalizzato il 4 agosto 2025, i Comuni, assistiti da Luca De Pauli (in foto), hanno depositato una memoria procedimentale articolata, supportata da due perizie tecniche specialistiche e fondata su un’analisi integrata dei profili urbanistici, ambientali, paesaggistici, idrogeologici e normativi. La richiesta principale è volta all’immediata declaratoria di inammissibilità del progetto, in ragione della sua manifesta insostenibilità ambientale, in alternativa alla sua integrale sottoposizione a VIA.
La memoria evidenzia come l’intervento proposto contrasti in modo radicale con gli obiettivi della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), recentemente estesa alle Valli del Natisone, e con le politiche regionali in materia di valorizzazione del paesaggio, sviluppo turistico sostenibile e tutela della biodiversità. Particolare enfasi è stata posta sulla vulnerabilità del sistema carsico sottostante, sulla valenza naturalistica degli habitat interessati, nonché sull’impattualità irreversibile dell’impianto sotto il profilo percettivo, acustico e faunistico.
La difesa degli Enti si è fondata anche su articolati richiami giurisprudenziali in tema di legittimazione degli enti locali alla partecipazione nei procedimenti ambientali, di doverosità dell’assoggettamento a VIA in caso di potenziale impatto significativo, e di priorità da riconoscere ai valori paesaggistici nei contesti di pregio ambientale (Cons. St., Sez. IV, sent. n. 1877/2025; Sez. II, sent. n. 5379/2020).
La documentazione progettuale prodotta dal proponente è stata oggetto di analisi critica puntuale, ritenuta in più punti gravemente lacunosa, sia sotto il profilo delle indagini sito-specifiche (mancanza di studi geognostici, anemometrici e acustici), sia per l’assenza di una valutazione del ciclo di vita (LCA), sia per la localizzazione in aree non idonee ai sensi della L.R. FVG 2/2025.
L’attività condotta ha richiesto la costituzione di un gruppo interdisciplinare di lavoro, il coordinamento tra le cinque amministrazioni coinvolte, e una rigorosa strutturazione giuridico-procedurale dell’atto depositato, volto a fornire all’Autorità procedente tutti gli elementi per una valutazione anticipata di rigetto del progetto, evitando una fase valutativa dispendiosa e non necessaria.
Per lo Studio Ponti DePauli Partners si è trattato di un incarico di alta responsabilità istituzionale, che ha confermato la centralità del ruolo dell’avvocatura amministrativista nella tutela dei diritti pubblici territoriali e nella costruzione di strategie difensive multilivello, capaci di valorizzare, attraverso strumenti giuridici avanzati, le istanze di sostenibilità, partecipazione e presidio del territorio.