Pesce al Tar per i proprietari di ulivi del Salento

L’avvocato Giovanni Pesce ha agito dinanzi al Tar Lazio per conto di alcuni proprietari di ulivi del Salento contro il commissario delegato per “l’emergenza Xylella fastidiosa”, il ministero Politiche Agricole, la presidenza Consiglio dei ministri, la regione Puglia, per contestare gli atti nazionali e comunitari adottati per fronteggiare la cosiddetta. emergenza Xylella, vale a dire il fenomeno del disseccamento degli ulivi che si ritiene attribuibile al batterio “Xylella fastidiosa”.

Con gli atti impugnati, lo Stato italiano ha recepito la decisione comunitaria 789/2015 ed ha deciso l’abbattimento di migliaia di ettari di piante di ulivo sane, ritenendola misura necessaria ed adeguata per fronteggiare la Xylella. Poiché l’atto a monte dell’intera catena è la decisione comunitaria 789/2015, ritenuta illegittima dai proprietari, al Tar Lazio è stato chiesto di rinviare la questione alla Corte di giustizia Ue per dirimere la vicenda. I motivi del ricorso sono legati alla assenza di adeguata valutazione scientifica; alla inosservanza dei pareri scientifici dell’Efsa; alla carenza di motivazione; all’assenza di previsione di indennizzi; alla violazione del principio di proporzionalità e di precauzione.

In sintesi, non è legittimo imporre l’eradicazione delle piante sane in assenza di analisi scientifiche certe e senza approfondire l’esistenza di altre e meno invasive strade per contenere il fenomeno XYlella considerato che non vi è certezza scientifica sull’eventuale patogenicità del batterio Xylella sulle piante ospiti, né sul nesso causale tra il batterio e il disseccamento rapido dell’olivo. Il Tar Lazio, che aveva già sospeso il piano di eradicazione degli ulivi, ha accolto le domande dell’avvocato Pesce e con ordinanza pubblicata nei giorni scorsi ha rinviato la controversia alla Corte di giustizia, cui ora spetterà decidere in pregiudiziale la legittimità della decisione della commissione Ue 789/2015.

 

 

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