Pernigotti incorpora Walcor: gli studi coinvolti

Un nuovo polo dolciario nasce dall’incorporazione da parte di Pernigotti di Walcor, controllate dal colosso americano JP Morgan Asset Management e da Invitalia (ne avevamo parlato qui e qui). Il polo da 70 milioni di fatturato annui e oltre 340 addetti (tra stabili e stagionali), conterà su una solida presenza export in quasi 50 Paesi. L’operazione unisce i due marchi storici, garantendo continuità e proiettando il gruppo verso nuove opportunità. Le attività produttive proseguiranno negli stabilimenti di Novi Ligure (Alessandria) e Pozzaglio ed Uniti (Cremona), mantenendo l’eccellenza qualitativa. Questa fusione strategica mira a semplificare la struttura, ampliare l’offerta commerciale e migliorare l’efficienza operativa, favorendo una gestione più agile e decisioni rapide.

GLI ADVISOR

La fusione per incorporazione è stata coordinata internamente per gli aspetti legali e societari dall’head of legal del gruppo Eduardo Di Mauro, e per quelli commerciali e fiscali dal cfo Lodovico Cucinotta.

L’azienda è stata assistita per l’intero processo dallo Studio Pirola Pennuto Zei, con un team coordinato dal partner Giovanni Cereda (fiscale e societario), e dallo Studio Legale Maresca, con l’avv. Matteo Lauro (diritto del lavoro e consultazioni sindacali).

LA GOVERNANCE

Il Cda di Pernigotti ha nominato Francesco Pastore nuovo amministratore delegato. Con una comprovata esperienza nel settore food & beverage, Pastore guiderà il gruppo in questa fase di crescita subentrando ad Attilio Capuano, che ha guidato le aziende fino a questa integrazione. Luigi Mastrobuono è confermato presidente del CdA.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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