Pavia e Ansaldo con i tassisti che hanno fermato Uber Pop

Gli avvocati Marco Giustiniani (in foto), Nico Moravia (in foto) e Giovanni Gigliotti dello studio legale Pavia e Ansaldo hanno assistito unitamente all’avvocato Alessandro Fabbi le organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, locali e nazionali, dei tassisti, nonché i maggiori radiotaxi italiani nel procedimento giudiziario che ha determinato il blocco del servizio Uber Pop su tutto il territorio nazionale.

Accogliendo il ricorso cautelare presentato contro la multinazionale Uber, si legge in una nota, il Tribunale di Milano ha infatti accertato che tale servizio rappresenta un servizio taxi esercitato abusivamente senza licenza e ne ha pertanto inibito la prosecuzione per concorrenza sleale.

Al fine di garantire una piena tutela al servizio taxi, il Tribunale di Milano ha anche disposto il pagamento di una penale di 20.000 euro per ogni giorno di ritardo nella sospensione del servizio Uber Pop e nell’oscuramento della relativa app, nonché la pubblicazione della decisione sul sito web della multinazionale. Il provvedimento del giudice di Milano rappresenta il capitolo italiano del conflitto che, da alcuni mesi, vede contrapposti gli operatori taxi e il Gruppo Uber in una pluralità di Paesi europei ed extraeuropei.

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