PAVESI GITTI PER L’AUMENTO DA 1,5 MILIARDI DEL BANCO POPOLARE

Secondo quanto appreso da legalcommunity.it, c'è lo studio Pavesi Gitti Verzoni, fondato da Gregorio Gitti (nella foto) e Carlo Pavesi, al fianco del Banco Popolare nell'operazione di aumento di capitale da 1,5 miliardi decisa dal consiglio d'amministrazione nella serata del 24 gennaio. A garantire il buon esito dell'aumento saranno comunque Mediobanca e Ubs, joint global coordinators e joint bookrunners dell'operazione, che hanno già firmato un accordo pre-underwriting, promettendo così la sottoscrizione dell'eventuale inoptato fino alla somma di 1,5 miliardi. Le banche, a quanto pare, sarebbero assistite da un team di Clifford Chance.

Con questa decisione, il board della banca prova a giocare d'anticipo rispetto alle richieste della Vigilanza unica europea e punta a portare i ratios patrimoniali ben al di sopra delle richieste Ue. L'aumento porterà il Common equity Tier 1 a circa il 10% 'fully phased'. Questo dato comprende i benefici attesi dall'incorporazione di Credito Bergamasco e Italease. La banca, inoltre, ha annunciato che il risultato economico del 2013 sarà negativo in misura superiore alle aspettative del mercato e pari a circa 600 milioni a causa di uno scostamento nel costo del credito con rettifiche nette sul valore dei crediti dell'intero 2013 che dovrebbero assestarsi a circa 1,7 miliardi di euro. Non buona la reazione del mercato in apertura della seduta di Borsa il 27 gennaio.

Le azioni del Banco Popolare hanno aperto in forte calo ed sono subito andate in asta di volatilità. Stesso andamento per la controllata Credito Bergamasco. Gli analisti sono concordi nel prevedere «una significativa diluizione» per gli azionisti di Banco Popolare «in considerazione del basso livello di redditività».

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