Palella Holdings acquisisce il quotidiano “La Sicilia” e la società editrice con una quota di Ansa
Si apre una nuova era per l’editoria siciliana: “La Sicilia”, il quotidiano più diffuso dell’Isola, passa ufficialmente sotto il controllo di Palella Holdings, il family office guidato dall’imprenditore italo-americano Salvatore Palella, originario di Acireale e da anni residente negli Stati Uniti.
Deloitte Legal ha assistito Palella Holdings, con un team composto dal managing partner Carlo Gagliardi (nella foto), dall’of counsel Francesco Mirarchi e dal partner Massimo Zamorani. Per la parte economico-finanziaria Palella è stata assistita da Fabio Bonanno dello studio Bonanno.
I dettagli
L’operazione, perfezionata tramite Sicily Investment Fund e la costituzione della nuova società editoriale con Gianluca Spriano nel ruolo di Amministratore delegato, definisce un passaggio di testimone importante dopo 80 anni di ininterrotta gestione della famiglia Ciancio Sanfilippo, che attraverso la Dse ha editato il giornale sin dalla sua fondazione nel 1945 per iniziativa di Domenico Sanfilippo, avvocato e proprietario terriero di Adrano. Il nipote, Mario Ciancio Sanfilippo, è stato al timone del quotidiano per 51 anni, divenendo figura centrale della stampa italiana, anche nei ruoli di presidente della Fieg e vicepresidente dell’Ansa, e facendo di un giornale regionale l’asset strategico di un gruppo editoriale tra i più importanti del Sud Italia.
L’operazione
La nuova proprietà guidata da Salvatore Palella mira ora a portare il giornale in una nuova fase di sviluppo, mantenendo e valorizzando il forte legame identitario con la Sicilia, ma al contempo ampliandone la presenza nazionale e internazionale.
Particolare attenzione verrà dedicata al potenziamento tecnologico, con una nuova App e una piattaformizzazione innovativa del prodotto editoriale, sfruttando il brand Sicilia, peraltro coincidente con il nome della testata, noto in tutto il mondo e creando così un ponte ideale con i milioni di siciliani residenti all’estero, in particolare negli Stati Uniti.
L’acquisizione non si limita al settore editoriale, che ricomprende una quota dell’Ansa: il gruppo Palella Holdings prevede infatti importanti investimenti nel patrimonio immobiliare acquisito, fra cui la Centrale del latte di Catania, iconica realtà cittadina presente nel portfolio della Dse, destinata a un significativo rilancio secondo una filosofia di valorizzazione e riuso. La stessa logica ispira anche la scelta della nuova sede del quotidiano in un prestigioso immobile nella zona residenziale di Catania, che diverrà il simbolo della nuova era editoriale e culturale della testata.
Le dichiarazioni
«Abbiamo deciso di affidare il nostro giornale a un imprenditore giovane e visionario come Salvatore Palella – si legge in una nota della famiglia Ciancio – certi che la sua visione internazionale saprà accompagnare “La Sicilia” verso nuovi traguardi, nel rispetto della tradizione che la nostra famiglia ha costruito con passione e indipendenza nel corso di ottant’anni, favorendo battaglie importanti per lo sviluppo dell’Isola, sostenendo le forze più vive del territorio, divenendo strumento di democrazia e di legalità».
Salvatore Palella: «Acquisire “La Sicilia” non è solo un’operazione editoriale: è un gesto d’amore verso la mia terra. Da siciliano che ha vissuto a lungo all’estero, sento il dovere e il desiderio di contribuire al futuro dell’Isola, partendo proprio da una comunicazione libera, moderna e positiva. La Sicilia continuerà a essere la voce dei siciliani, con radici profonde ma lo sguardo rivolto al mondo. È il momento di rialzare la testa, insieme. Per me acquisire “La Sicilia” è motivo di grande orgoglio personale e professionale. Torno nella mia terra con l’obiettivo di investire concretamente nel futuro del giornale, puntando sull’innovazione digitale, sul legame autentico con il territorio e sulla valorizzazione delle grandi professionalità che ho già avuto modo di apprezzare. Vogliamo rendere “La Sicilia” un punto di riferimento nazionale e internazionale, orgoglio dei siciliani ovunque nel mondo».