Osborne Clarke vede il 2025 in 3D
L’obiettivo? A livello internazionale è quello di consolidare il posizionamento come law firm di riferimento per l’economia. E riuscire a raddoppiare (o quasi) le dimensioni del giro d’affari. Che nell’ultimo anno ha superato la quota di 300 milioni di euro.
Per l’Italia questo vorrà dire portare i ricavi a 20 milioni. E allargare la partnership ad altri cinque o sei soci nello stesso arco di tempo.
Osborne Clarke guarda al futuro. E presenta il suo piano strategico al 2025. Nella sua parte dedicata ai clienti, il 3D Client Plan, si articola a matrice. E prevede tre linee che si possono così sintetizzare: legal expertise, industry-sector understanding e driver trasformativi globali.
Lo studio parla di strategia 3D. Gli elementi che costituiscono le fondamenta di questo nuovo approccio al mercato sono l’expertise legale, la conoscenza immersiva dei settori in cui i clienti operano e la profonda comprensione delle trasformazioni globali. I trend che guidano l’evoluzione della società e dell’economia: digitalizzazione, della decarbonizzazione e delle dinamiche urbane.
MAG ne ha parlato con il nuovo ceo mondiale della law firm, Omar Al-Nuaimi (che entrerà formalmente in carica il prossimo mese di luglio). E anche con il managing partner italiano Riccardo Roversi. E con la partner Federica Greggio, diversity&wellbeing champion per l’Italia.
Il vostro 3D Client Plan, parte della strategia 2025, si concentra su tre fronti: legal expertise, industry-sector understanding e driver trasformativi globali. Cosa l’ha ispirata e qual è in concreto il suo obiettivo?
Omar Al-Nuaimi (OA): Abbiamo ritenuto di dover aggiungere una terza dimensione al modo con cui osserviamo le dinamiche di mercato. Perché ci attendono anni che saranno caratterizzati da processi trasformativi epocali. Siamo abituati da un paio di decenni almeno a organizzare il nostro team sulla base della conoscenza di specifiche aree del diritto. Negli ultimi 7-8 anni abbiamo maturato la consapevolezza che fosse necessario sapere come gli istituti e le categorie giuridiche si applicano nella vita concreta di un settore economico.
E ora?
OA: Ora la sfida diventa “tridimensionale”. E aggiunge alla tradizionale matrice di service line e sector una terza prospettiva. Trasversale. Quella delle forze che determineranno i processi trasformativi. La digitalizzazione, la decarbonizzazione e le dinamiche urbane sono i tre “transformation driver” più vicini alla cultura di Osborne Clarke. In virtù di questa vicinanza culturale, sono al centro della nostra strategia. Ovvero, i nostri obiettivi per il 2025 sono trasversalmente determinati dai “transformation driver”.
È interessante osservare come le tre dimensioni, nella vostra strategia si integrino. Partiamo dalla legal expertise…
Riccardo Roversi (RR): La sensibilità per la specializzazione è certamente un dato acquisito. Noi vogliamo investire in modo sempre più significativo sulle nostre persone, che sono uno dei tre pilastri, assieme ai clienti e al business, su cui poggia il futuro di Osborne Clarke. Proseguiremo i tanti progetti di formazione che abbiamo messo a punto negli ultimi anni. E intendiamo fare in modo che la nostra attività nell’area della formazione continua dei professionisti Osborne Clarke sia coerente con la strategia complessiva. Quindi, sia plasmata secondo l’approccio tridimensionale.
Un esempio?
RR: Nel nostro team ICT abbiamo una risorsa esclusivamente dedicata alla formazione dei nostri professionisti i quali, oltre a essere degli eccellenti giuristi, sono consapevoli di dover utilizzare un numero sempre maggiore di strumenti tecnologici.
Parliamo di industry-sector understanding: in che modo cambia la funzione degli avvocati in questo senso? Che ruolo ha o avrà la tecnologia?
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