Osborne Clarke: sostegno alla popolazione ucraina

Sono sempre di più gli studi legali internazionali che decidono da che parte stare nella guerra che oppone Russia a Ucraina. In generale, le law firm stanno chiudendo i loro uffici in Russia e sospendendo l’attività in favore delle aziende del Paese.

Gli echi di queste decisioni cominciano ad arrivare anche in Italia dove alcune di queste law firm hanno scelto di condividere con il mercato locale le decisioni prese a livello centrale.

La prima iniziativa, in tal senso, è arrivata da Osborne Clarke.

«Osborne Clarke è unita nel sostegno alla popolazione ucraina e deplora l’uso della violenza, la violazione del diritto internazionale e della sovranità e indipendenza dell’Ucraina. Stiamo collaborando con alcune organizzazioni umanitarie locali e internazionali, offrendo il nostro supporto attraverso attività di volontariato e donazioni benefiche. Il nostro pensiero va a tutte le persone colpite da questo conflitto», ha dichiarato il ceo dell’organizzazione, Omar Al-Nuaimi.

«Non supporteremo nessuna organizzazione o individuo sottoposti a sanzione, né prenderemo in carico nuovi clienti o contenziosi che non siano coerenti con il nostro sostegno all’Ucraina e alla sua popolazione. Ne consegue che, per il momento, non acquisiremo come clienti aziende di proprietà di società o privati russi o bielorussi, oltre che dei governi delle suddette nazioni. Stiamo valutando attentamente tutte le questioni in cui siamo già impegnati e che risultano legate alla Russia e alla Bielorussia. Continueremo a supportare i clienti con cui già collaboriamo nei loro tentativi di uscita dal mercato russo, nei casi in cui riterremo corretto farlo».

Per concludere, Al-Nuaimi ha dichiarato: «Speriamo in una rapida risoluzione del conflitto, e continueremo a rivedere il nostro approccio adattandolo ai continui sviluppi ed evoluzioni della situazione in Ucraina».

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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